18 dicembre 2007

Strange Fruit


Gran brutta malattia il razzismo. Più che altro strana: colpisce i bianchi, ma fa fuori i neri. Albert Einstein

Il 18 dicembre 1865 gli Stati Uniti d’America approvano il XIII emendamento:

La schiavitù o altra forma di costrizione personale non potranno essere ammesse negli Stati Uniti, o in luogo alcuno soggetto alla loro giurisdizione, se non come punizione di un reato per il quale l'imputato sia stato dichiarato colpevole con la dovuta procedura.

Il 18 dicembre 1865 l’abolizione dello schiavismo apre le porte al segregazionismo.

L’ideologia razzista si rafforza e viene istituzionalizzata da numerosi stati attraverso l’introduzione di leggi discriminatorie che imponevano la netta separazione dei bianchi rispetto ai “negri” nelle scuole, nei ristoranti, nei teatri, negli alberghi, nei cimiteri, alle fontanelle, ai gabinetti, sui mezzi di trasporto pubblico e persino nelle aule dei tribunali.

il 24 dicembre di quello stesso anno, 6 giorni dopo la ratifica del XIII emendamento, a Pulaski, nel Tennese, sei bravi giovani della buona borghesia del Sud si riuniscono nello studio del giudice Jones, padre di uno di loro, per dar vita ad una confraternita segreta a cui danno il nome di Klu Klux Klan.

La confraternita, sopravvissuta a più riprese e sotto varie forme per oltre 100 anni, arrivò a contare negli anni ’20 oltre 4 milioni di membri fra i quali molti politici influenti. L’oppressione del popolo afroamericano veniva messa in atto da questa organizzazione ricorrendo sistematicamente ad orribili violenze. La tortura più frequente prevedeva il marchio a fuoco di tre “K” sulla pelle delle vittime, ma anche linciaggi, stupri, impiccagioni e incendi di case e scuole erano all’ordine del giorno.

Era l’espressione più estrema di un sentimento condiviso e diffuso in buona parte del Paese. Ancora oggi, nonostante le tante battaglie e l’affermazione del movimento per i diritti civili degli anni Sessanta, il razzismo continua a serpeggiare negli Stati Uniti ed in particolare nel Sud.

Emblematico il caso dei 6 di Jena che risale ad appena un anno fa e che pure sembra riportarci a quei macabri rituali, così cari ai seguaci del Ku klux Klan, con tanto di cappi che penzolano dai rami a mo’ di avvertimento.

C’è una canzone straordinaria di Billie Holiday, Strange Fruit, che racconta di quei cappi, anzi, più precisamente dei corpi che vi erano appesi per il collo.

Ogni volta che mi capita di ascoltarla ripenso ai neri d’america di fine anni ’30: li immagino ballare lievemente sulle note della soave melodia che racconta orrore... il loro orrore.

Strange Fruit venne ispirata da una fotografia, che poi è quella che introduce il post, e che documenta il linciaggio di Thomas Shipp ed Abram Smith, due neri delle piantagioni del Sud.

Uno Strano Frutto

Gli alberi del Sud danno uno strano frutto,
Sangue sulle foglie e sangue alle radici,
Neri corpi impiccati oscillano alla brezza del Sud,
Uno strano frutto pende dai pioppi.

Una scena bucolica del valoroso Sud,
Gli occhi strabuzzati e le bocche storte,
Profumo di magnolie, dolce e fresco,
Poi improvviso l’odore di carne bruciata.

Ecco il frutto che i corvi strapperanno,
Che la pioggia raccoglierà, che il vento porterà via,
Che il sole farà marcire, che gli alberi lasceranno cadere
Ecco uno strano ed amaro raccolto.




Strange Fruit

Southern trees bear strange fruit,
Blood on the leaves and blood at the root,
Black bodies swinging in the southern breeze,
Strange fruit hanging from the poplar trees.

Pastoral scene of the gallant south,
The bulging eyes and the twisted mouth,
Scent of magnolias, sweet and fresh,
Then the sudden smell of burning flesh.

Here is fruit for the crows to pluck,
For the rain to gather, for the wind to suck,
For the sun to rot, for the trees to drop,
Here is a strange and bitter crop.


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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo, ancora oggi, anzi forse più di ieri, con la globalizzazione, è aumentata la consapevolezza di essere tutti parte di un piccolo pianeta e - per reazione - la paura incomprensibile per "gli altri"

Il razzismo è il frutto più strano dell'idiozia.

Un saluto.
:-(

Anonimo ha detto...

sigh heil

Anonimo ha detto...

non deve esistere il razzismo siamo tutti uguali e tutti figli dello stesso Dio basta,basta,basta!!!!!!!! carmen.

Anonimo ha detto...

Alla base di certi fenomeni c'è sicuramente una infinita dose di Ignoranza.... e tu sei un capo (capito sigh).
Contro razzismo e repressione eterna ribellione.