29 novembre 2007

Questi imbecilli hanno i pidocchi!



Non sono riuscito a vedere un solo corpo di uomo, donna o bambino a cui non fosse stato tolto lo scalpo, e in molti casi i cadaveri erano mutilati nel modo più orribile. Ho sentito un uomo dire che aveva tagliato gli organi sessuali di una donna e li aveva appesi ad un bastoncino; sentii un altro dire che aveva tagliato le dita di un indiano per impossessarsi degli anelli che aveva sulla mano; ho saputo di un bambino di pochi mesi gettato nella cassetta del fieno di un carro e dopo un lungo tratto di strada abbandonato per terra a morire; ho anche sentito dire che molti uomini hanno tagliato gli organi genitali ad alcune donne e li hanno stesi sulle selle, e li hanno indossati sui loro cappelli, mentre cavalcavano in fila.

Così il tenente dell'esercito degli Stati Uniti James Connor descrisse gli eventi di Sand Creek, in Oklahoma, quando all'alba di quel 29 novembre 1864 alcune truppe della milizia del Colorado, comandate dal colonnello John Chivington, attaccarono un villaggio di Cheyenne e Arapaho e massacrarono senza pietà la popolazione inerme..

"Uccideteli e fate lo scalpo a tutti! Questi imbecilli hanno i pidocchi!"

Così il Colonnello Chivington diede inizio ad una carneficina che non risparmiò donne, anziani e bambini.

Dopo pochi giorni gli uomini delle truppe vennero accolti a Denver come degli eroi. I locali della città si contendevano i reduci affinchè mostrassero al pubblico i loro macabri trofei: lance, frecce, genitali maschili e femminili, scalpi ancora completi di trecce e perfino feti umani.

Nessuno ha mai pagato per tutto questo orrore, seppure sette anni fa, 136 anni dopo il massacro, il Congresso degli Stati Uniti d'America ha voluto presentare scuse ufficiali alla nazione indiana.

Resta anche una canzone dell'indimenticabile De Andrè



Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale.
C'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek.
I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
e quella musica distante diventò sempre più forte
chiusi gli occhi per tre volte
mi ritrovai ancora lì
chiesi a mio nonno è solo un sogno
mio nonno disse sì.
A volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek.
Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso
le lacrime più piccole
le lacrime più grosse
quando l'albero della neve
fiorì di stelle rosse.
Ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek.
Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
c'erano cani e fumo e tende capovolte
tirai una freccia in cielo
per farlo respirare
tirai una freccia al vento
per farlo sanguinare.
La terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek.
Si son presi i nostri cani sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni
figlio d'un temporale.
Ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek.

27 novembre 2007

Srebrenica, piccola vittoria delle madri delle vittime del massacro



Piccola vittoria delle madri e delle vedove di Srebrenica. Va avanti la loro denuncia contro le Nazioni Unite per responsabilità nel massacro. Il Tribunale Penale Internazionale dell'Aja ha infatti rifiutato la richiesta dei Paesi Bassi di dichiarare irricevibile tale denuncia. fonte: euronews

Il Massacro di Srebrenica è considerato uno dei più sanguinosi stermini di massa avvenuti in Europa dai tempi della seconda guerra mondiale: secondo fonti ufficiali le vittime del massacro furono circa 7.800, sebbene alcune associazioni per gli scomparsi e le famiglie delle vittime affermino che furono oltre 10.000.

Durante i fatti di Srebrenica, i 600 caschi blu dell'ONU, le tre compagnie olandesi Dutchbat I, II e III, non intervennero: motivi e circostanze non sono ancora stati del tutto chiariti. fonte: wikipedia

Soltanto un mese fa un gruppo di dodici olandesi, tutti ex caschi blu delle Nazioni Unite, avevano tentato di accedere al memoriale dedicato alle 8mila vittime di quella strage, ma gli è stato impedito da quelle stesse madri, mogli e sorelle che non vogliono e non possono dimenticare l'orrore che 12 anni fa subirono i loro cari senza che i caschi blu muovessero un dito per difenderli.

A Srebrenica non potrà mai esserci pace senza che prima sia fatta giustizia.

26 novembre 2007

ectoplasma d'autore



Berlusconi chiarisce finalmente la vera natura della Cdl: «Era un ectoplasma»

Il termine ectoplasma indica una sostanza di natura sconosciuta, che secondo i fautori delle teorie paranormali uscirebbe dal corpo di alcuni medium in stato di trance e che spesso si materializzerebbe in figure visibili. Esso rappresenterebbe pertanto la forma corporea fluida nella quale talvolta si materializzano gli spiriti o le entità spirituali.

Durante lo stato di trance, l'ectoplasma fuoriuscirebbe, almeno in alcuni casi, oltre che dalla bocca, da qualsiasi orifizio del corpo. La sostanza di cui è composto l'ectoplasma viene generalmente descritta come viscida, morbida o solida, fluida o vaporosa, fredda ma asciutta al tatto. Spesso sarebbe di colore biancastro, a volte con sfumature verdastre e fosforescente. Avrebbe inoltre un odore peculiare, da alcuni associato all'ozono. Fonte: wikipedia

In buona sostanza: una schifezza puzzolente che il medium produce attraverso qualsiasi orifizio del proprio corpo.

Ora resta soltanto da chiarire a chi appartenesse l'orifizio.

In ogni caso, secondo me, il partito del Popolo Italiano proviene esattamente dallo stesso buco.

Stesso inconfondibile odore di... ozono.

25 novembre 2007

Ma quanta ciccia resta ancora da spolpare?


Perugia: centinaia di manifesti (abusivi) hanno accompagnato l'altra mattina il mio quotidiano viaggio verso l'ufficio dove lavoro. Non credevo ai miei occhi: Rudy Guede, appena catturato in Germania, ed Amanda Knox scelti da Forza Nuova quali sponsor ufficiali per una nuova originalissima campagna contro la droga.

Aihmè, Raffaele Sollecito e Patrick Lumumba sono rimasti esclusi. Sarebbe però interessante conoscerne le ragioni. Forse che in Raffaele Sollecito è tollerabile l'abuso di sostanze stupefacenti in virtù della sua italianità? Forse che la faccia nera di Lumumba è talmente popolare a Perugia da rischiare lo scontento dei suoi sostenitori? O forse molto più semplicemente perchè "per scommessa" si volevano indicare i veri colpevoli di quell'omicidio ancor prima di un qualsiasi giudizio formale da parte delle Autorità preposte?

Non lo so. Fatto sta che l'ennesimo atto di sciacallaggio sul cadavere di quella ragazza si è appena compiuto.

Chissà quanti voti in più porterà la sua morte.

Chissà quanti rotoli di carta igienica in più si saranno venduti grazie agli speciali di Mentana e Vespa.

Chissà quanto sarà costata la pubblicità sulle pagine dei quotidiani che titolavano sul dna delle feci rinvenute nel water di Meredith.

Chissà quante categorie di lavoratori avranno dovuto fare gli straordinari per riuscire a star dietro alla notizia: giornalisti, cameraman, fotografi, editori, distributori, pubblicitari...

Chissà quanta ciccia c'è ancora da spolpare prima di arrivare finalmente all'osso.

Se l'articolo ti è piaciuto, vota OK

Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

21 novembre 2007

Stranieri per forza, stranieri per sempre


In occasione della giornata per l'infanzia l'inattesa dichiarazione del Presidente Napolitano ha riaperto il dibattito riguardo all'esigenza di una sostanziale riforma dell'attuale legge per ottenere la cittadinanza italiana.

L'appello di Napolitano in verità non è altro che l'ultima eco di analoghe autorevoli esortazioni rimaste pressocché inascoltate in passato. L'ex Presidente Ciampi, per esempio, già diversi anni fa criticò la vigente norma definendola anche lui "troppo restrittiva".

Purtroppo però non si tratta semplicemente di questo, dire che ci troviamo di fronte ad una legge "troppo restrittiva" non è propriamente corretto. Qui si ha a che fare con una legge profondamente ingiusta che determina da anni pesanti discriminazioni nei confronti di alcune categorie di stranieri in particolare. Diciamo che questa legge può essere definita allo stesso tempo irragionevolmente restrittiva ma anche irragionevolmente concessiva.

Pochi difatti sanno che l'Italia è obbligata a conferire la cittadinaza ai coniugi di italiani anche laddove questi non avessero mai convissuto con il proprio coniuge, oppure che in moltissimi casi possono ottenerla persino dopo la separazione legale o il divorzio, e poco importa se non hanno reddito, se svolgono attività illegali come per esempio la prostituzione o se non conoscono neanche una parola di italiano: la legge riconosce loro il "diritto" a diventare italiani.

Nello stesso tempo però a migliaia di cittadini extracomunitari che abitano regolarmente ed onestamente il nostro Paese da decenni, questo diritto è negato. Sono condannati, insieme ai loro figli nati qui in Italia, a rimanere stranieri per forza e per sempre. Sono spesso più italiani loro di molti "indigeni", ma la loro "italianità" è supportata da fatti e circostanze che la legge non permette di considerare.

Bambini

Nascono nei nostri ospedali, sono i compagni di banco dei nostri figli, parlano correntemente la nostra lingua, i nostri dialetti, spesso diventano adolescenti senza essersi mai allontanati dall'Italia... eppure dovranno aspettare di compiere 18 anni prima di poter godere del privilegio di sentirsi chiamare italiani. Ma, attenzione, dovranno richiederlo espressamente entro il diciannovesimo anno di età. Se per ignoranza o per dimenticanza non dovessero farlo... peggio per loro.
Peggio per loro anche nel caso che i genitori non si fossero preoccupati di mantenerli ininterrottamente registrati in anagrafe fin dalla nascita. In questo caso stranieri erano e stranieri restano: colpe dei padri che -per legge- ricadono sui figli.

Redditi

Comunitari ed extracomunitari che aspirano a diventare italiani devono dimostrare di poter disporre di un reddito annuo di almeno 8.300 euro a persona.

Praticamente questa soglia esclude in un sol colpo un gran numero di persone impossibilitate a documentare quel reddito per colpa di datori di lavoro senza scrupoli. Un esempio fra tutti è quello di colf e badanti: quasi tutte vengono assunte al minimo stipendiale per poi essere pagate "fuori busta" della differenza. Del resto, "se vuoi lavorare è così... altrimenti..." Peccato però che il minimo stipendiale a loro non basti.

Ma perchè non basta? E poi perchè questa soglia di 8.300 euro?
Non sarebbe più equo far riferimento all'ammontare della pensione sociale che è certamente inferiore? Se lo Stato italiano ritiene che l’ammontare della pensione sociale sia sufficiente per una vita dignitosa dei propri cittadini, non è chiaro comprendere la ratio della necessità di un reddito maggiore per poter ottenere la cittadinanza da parte di uno straniero.

Residenza

Per gli extracomunitari la legge prevede il requisito di almeno 10 anni di residenza legale in Italia. Questo però è molto diverso dal dire che bastano 10 anni per diventare italiani, vediamo perchè.

L'immigrato arriva e provvede al disbrigo delle formalità previste per il soggiorno finchè, qualche mese dopo, verrà finalmente in possesso del permesso di soggiorno che tanto desiderava. Senza di questo infatti non sarebbe neanche possibile registrarsi in anagrafe. Diciamo che nella stragrande maggioranza dei casi l'iscrizione anagrafica avviene pressapoco un anno dopo l'ingresso in Italia. Da quella data si dovranno poi calcolare i famosi 10 anni che, badate bene, dovranno essere ininterrotti. Infatti è sufficiente una cancellazione anagrafica di pochi giorni per rendere necessario ripartire da zero con il conteggio degli anni. Ma immaginiamo che tutto fili liscio fino alla fine. Immaginiamo lo straniero che puntualmente si presenta allo sportello al compimento dei 10 anni di residenza. Ormai è fatta, penserà. E invece no. Dovrà attendere almeno altri 3 anni. Questo è mediamente il tempo che occorre per definire un procedimento di acquisto della cittadinanza in Italia.

Appare quindi evidente che in Italia gli extracomunitari possono acquisire la cittadinanza dopo almeno 14 anni da quando ci hanno messo piede... purchè il reddito sia sufficiente.

Questa legge è in piedi dal 1992.

E intanto si parla tanto di favorire l'integrazione.