tag:blogger.com,1999:blog-66179915671556339362024-02-20T11:05:10.850+01:00impronte analogichedi narcomatranarcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.comBlogger32125tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-86121152600032000842008-01-31T15:26:00.000+01:002008-12-10T01:44:13.128+01:00Ops!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMUcQmzf6eJ8LCLt2kl6owUbzc46iJMufIozosU2SVQnV4srD8RaK8Ed8_7tEC6AgKMSSwsTL2Sm1MJupec2q5nmH80HiTip2pFxWy9s8oPvt6c72PTzrvgjJ0_mNzqhl2rzxzZUjlAb8E/s1600-h/aborig.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMUcQmzf6eJ8LCLt2kl6owUbzc46iJMufIozosU2SVQnV4srD8RaK8Ed8_7tEC6AgKMSSwsTL2Sm1MJupec2q5nmH80HiTip2pFxWy9s8oPvt6c72PTzrvgjJ0_mNzqhl2rzxzZUjlAb8E/s400/aborig.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5161658782649273458" /></a><br />Troppo neri per vivere con i bianchi…<br /><br />troppo bianchi per essere allevati da una mamma nera.<br /><br />Unica alternativa, a parte i pochi “fortunati” adottati come inservienti da famiglie bianche “perbene”, lo squallore e la violenza di oscuri e lontani orfanotrofi. <br /><br />Fu questo il destino delle centinaia e centinaia di bambini nati da donne aborigene la cui grande colpa fu quella di giacere, quasi mai per amore, con uomini bianchi che, sperduti in una terra ostile e selvaggia, cercavano qualche emozione o anche un po’ di calore per alleviare le loro dure e spesso sofferte vite di pionieri in frontiere sempre più nuove e sempre più lontane.<br /><br />Un destino segnato da una legge dello Stato emanata intorno al 1920 ed abolita definitivamente soltanto nella prima metà degli anni 70.<br /><br />Tutti i bambini che avevano anche una sola goccia di sangue bianco nelle vene, ma a volte anche bambini completamente aborigeni, furono sistematicamente strappati alle loro famiglie d’origine per ricevere una “educazione” che li allontanasse il più possibile dalle loro tradizioni tribali. L’educazione “britannica”, della quale i bianchi australiani andavano tanto orgogliosi, era impartita con la violenza, con le privazioni, con la sofferenza in lontanissimi istituti gestiti da religiosi.<br /><br />Tra le pareti di quegli istituti, le violenze fisiche e psicologiche erano all’ordine del giorno e nessuno ne parlava, nessuno aveva il coraggio di denunciare. Tutto si consumava nel più assoluto silenzio del mondo.<br /><br />Secondo i disegni del governo australiano, tale politica avrebbe, nel tempo, garantito la cancellazione totale della cultura aborigena mediante l’assimilazione forzata a quella dei bianchi. Una volta usciti da quegli istituti, ad attenderli c’era solo la fatica del lavoro duro alle dipendenze dei ricchi possidenti e una vita priva di prospettive. [<a href="http://aborigeni.interfree.it/racconti/genrub.html#ferita">*</a>]<br /><br />E’ di ieri la <a href="http://www.carta.org/campagne/dal+mondo/12615">notizia</a> che il Governo australiano ha inteso impegnarsi a presentare “<strong>scuse formali</strong>” alle vittime della pratica politica che gli aborigeni ricordano tristemente con il nome di “<strong>generazione rubata</strong>”.<br /><br />Nello stesso tempo però viene prontamente e fermamente<strong> esclusa ogni ipotesi </strong>di un eventuale <strong>risarcimento economico </strong>ai 13.000 aborigeni oggetto di questa violenza.<br /><br />In buona sostanza si preannuncia un gran bel discorso di cui è possibile anticipare alcuni salienti passaggi:<br /><br />Quando mettemmo piede su questa terra eravate in 2 milioni, oggi non siete più di 300mila… pardon!<br /><br />Per quasi due secoli vi abbiamo privati della dignità di esseri umani (ancora negli anni ’60 lo status giuridico dei discendenti aborigeni ricadeva nelle leggi di «protezione della flora e della fauna»)… sorry!<br /><br />Troppo spesso abbiamo violentato le vostre mamme, Ops! <br /><br />Vi abbiamo impedito perfino di poter ricordare che faccia avessero le vostre mamme; vi abbiamo rinchiuso in istituti ed orfanotrofi e abbiamo stuprato il 90 per cento delle ragazze che fuggivano da lì… <br /><br />ma ora intendiamo <strong>formalmente</strong> scusarci.<br /><br />E mannaggia al diavoletto che ci ha fatto li-ti-gar! <br /><br /><div style="border: 0px solid rgb(84, 138, 218);" align="left"><strong>Se questo post ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=110052a05f8b2a15" allowtransparency="true" style="width: 88%; height: 42px;" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare i miei post anche in <a target="_blank" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" title="Votami su OKNOtizie"><strong>questa pagina</strong></a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-77391477214040011382008-01-23T12:53:00.000+01:002008-12-10T01:44:13.453+01:00Ombre<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2K40QyQTtaazdehnnuxPOVAmtwDC327a42Wsxh1rQPut3xHN7osXdjnI2fLByO5MgBdi2Tb8yQUpVB76j51776TWuTMUedBX9tMD1B36lYONClaqsjEKJZ2QnEPTirhowQECKFzfZl6-t/s1600-h/terezin.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5158674738156260418" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2K40QyQTtaazdehnnuxPOVAmtwDC327a42Wsxh1rQPut3xHN7osXdjnI2fLByO5MgBdi2Tb8yQUpVB76j51776TWuTMUedBX9tMD1B36lYONClaqsjEKJZ2QnEPTirhowQECKFzfZl6-t/s400/terezin.jpg" border="0" /></a>La storia che segue non ha mai trovato ospitalità sui libri di “<strong>storia</strong>”. Nessuno storico ha mai voluto assumersi l’onere di raccontarla. Mai nessun libro, resoconto o pubblicazione a tutt’oggi ne ha approfondito le dinamiche, le responsabilità, neanche laddove si fossero trattati argomenti analoghi.<br /><br />Solo poche tracce giunte fino a noi attraverso articoli e citazioni sparse che dobbiamo unicamente alla caparbietà di pochi ricercatori, ai reperti rinvenuti nel luogo degli avvenimenti, ai racconti tramandati secondo la tradizione orale ai discendenti delle vittime.<br /><br />Vittime deliberatamente dimenticate come la storia che le ha rese tali. Neanche una targa o un cartello ad indicare il luogo di quel primordiale <strong>olocausto</strong> di 37 uomini, 90 donne e 50 bambini trucidati “<strong>per errore</strong>”.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQlZ8u8DDY6xxaBxkMt1BVcXHX7aFFh421ln0oji7ajlopEfv22MZli497FUxdRwM_cdY4XfdcLBkzNBvVeIMrYPk7bZ5PTSOYaYqXzs8D3JLSHq0SS4Mg5UREVmYB1Ki91LhLCWbj3HqK/s1600-h/headerimage_gov_rdax_450x100.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQlZ8u8DDY6xxaBxkMt1BVcXHX7aFFh421ln0oji7ajlopEfv22MZli497FUxdRwM_cdY4XfdcLBkzNBvVeIMrYPk7bZ5PTSOYaYqXzs8D3JLSHq0SS4Mg5UREVmYB1Ki91LhLCWbj3HqK/s400/headerimage_gov_rdax_450x100.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5158682537816869986" /></a><br />All’origine dei fatti vi fu un furto di cavalli ad un commerciante del Montana. Del furto venne incolpato un guerriero <strong>Piedi neri </strong>di nome <strong>Owl Child </strong>che affermava essersi appropriato dei cavalli come risarcimento di un debito mai estinto. Ciò non bastò a evitargli l’esemplare punizione che il commerciante e suo figlio vollero personalmente infliggergli : <strong>frustato</strong> brutalmente davanti ai suoi compagni. Un affronto intollerabile per un guerriero; tant’è che ben presto il suo orgoglio ferito lo indusse a vendicare l’umiliazione subita: il commerciante venne ucciso e suo figlio ferito gravemente.<br /><br />L'esercito degli Stati Uniti, anche per rispondere alla <strong>richieste di intervento </strong>dei coloni americani, ordinò quindi alla Confederazione delle tribù indiane dei Piedi Neri che Owl Child venisse a sua volta ucciso e che il corpo fosse riconsegnato entro due settimane.<br /><br />Ciò nonostante Owl Child trovò rifugio e protezione presso la banda guidata da <strong>Mountain Chief</strong>, un gruppo ostile alla colonizzazione dei bianchi e abituato a difendere in battaglia il diritto di vivere liberamente nella propria terra.<br /><br />A quel punto fu prontamente organizzata una spedizione punitiva sotto il comando del Maggiore <strong>Eugene Baker</strong>. Alcune guide indiane, che avevano il compito di seguire le tracce della banda di Mountain Chief, localizzarono ben presto il suo accampamento nei pressi del <strong>fiume Marias </strong>(così chiamato dal suo “<strong>scopritore</strong>” capitano Lewis).<br /><br />Domenica <strong>23 Gennaio 1870</strong>, poco prima dell’alba, era già tutto predisposto: il maggiore Baker impartiva le ultime consegne per l’imminente attacco che si sarebbe avvalso di ben quattro compagnie di cavalleria, 55 soldati di fanteria a cavallo, e un’intera compagnia di fanteria.<br /><br />L’accampamento era irrimediabilmente circondato ed i suoi guerrieri non si trovavano là a difenderlo: erano ancora a caccia.<br /><br />Non appena cominciò ad albeggiare <strong>Joe Kipp </strong>dovette verosimilmente strabuzzare gli occhi; era uno degli scout che avevano guidato l’esercito all’accampamento. Fino a quel momento l’oscurità della notte gli aveva nascosto il tragico errore/orrore che stava per compiersi: quei colori, quei disegni sulle tende, erano inequivocabili segni di appartenenza ad un gruppo di indiani che nulla aveva a che fare con Mountain Chief né con il ricercato. Si trattava invece dei pacifici Piedi Neri guidati dal capo<strong> Heavy Runner </strong>che appena 23 giorni prima aveva sottoscritto un accordo con l’esercito.<br /><br />Joe Kipp corse dunque ad avvisare Baker il quale non si scompose: erano pur sempre indiani Piedi Neri e per lui non faceva differenza a quale gruppo appartenessero; in passato o in futuro qualche colpa da pagare senz’altro ci sarebbe stata. Impose quindi il silenzio ed impartì l’ordine di uccidere Kipp se solo avesse provato ad informare il nemico.<br /><br />I <strong>pacifici</strong> Indiani vennero quindi attaccati di sorpresa e senza alcuna possibilità di difendersi.<br /><br />Lo stesso capo Heavy Runner venne freddato da un colpo di arma da fuoco mentre accorreva dalla sua tenda urlando di fermarsi; in una mano sventolava l’accordo sottoscritto pochi giorni prima e nell’altra la bandiera americana che aveva ricevuto in segno di protezione da parte dell’esercito.<br /><br />Le tende vennero bruciate insieme ai loro occupanti, così anche le riserve di cibo. I proiettili dei fucili erano talmente grandi e potenti da <strong>trapassare</strong> i corpi delle donne e colpire i <strong>bambini</strong> che intendevano proteggere.<br /><br />I numeri di quell’orrore, (mis)conosciuto come il <strong>Massacro di Marias River </strong>(o di Baker), sono impressionanti: <strong>37</strong> uomini, <strong>90</strong> donne e <strong>50</strong> bambini morti. A questi si aggiungono altri <strong>140</strong>, tra donne e bambini, prima catturati come prigionieri e poi abbandonati al gelo invernale, senza rifugio, senza cibo e soprattutto senza possibilità alcuna di sopravvivere. Baker dichiarò in seguito di averli “rilasciati indenni”; in realtà aveva saputo che erano ammalati di vaiolo e quindi se ne sbarazzò senza tanti scrupoli.<br /><br />Caduti dell’esercito: <strong>1</strong>.<br /><br />Questo è tutto ciò che resta di una storia di cui non si ha memoria.<br /><br />Non è un caso che io abbia scelto come immagine di apertura per questo post un collage realizzato dai bambini ebrei che furono reclusi a Terezin, così come non è casuale la mia decisione di trattare una storia pressoché sconosciuta mentre fervono i preparativi per la celebrazione della Giornata della Memoria.<br /><br />No, non è certamente un caso...<br /><br /><em>Anne D. Dutlinger, nella prefazione del libro "Art, Music and Education as Strategies for Survival. Theresienstadt 1941-45", rileva l’impressionante similarità tra i collages fatti dai <strong>bambini ebrei prigionieri</strong> nel campo di Terezin e i disegni sui quaderni a righe, che i bianchi usavano per la contabilità, fatti dagli <strong>indiani prigionieri </strong>nei forti negli anni Settanta dell’Ottocento. Circostanze diverse, identico impatto sullo spirito e sull’animo. Queste sono le ombre della Storia. Sono ombre americane, ruandesi, cecene, ex-Jugoslave. Sono <strong>ombre di popoli</strong>. Ombre di etnie. Sono persone diventate ombre perché perseguitate da altre persone in nome di una guerra che è innescata da motivi diversi ma è sempre la stessa. E il suo nome è follia.</em> [<a href="http://www.welfareitalia.it/contents.php?cid=1750">*</a>]<br /><br /><div style="BORDER-RIGHT: rgb(84,138,218) 0px solid; BORDER-TOP: rgb(84,138,218) 0px solid; BORDER-LEFT: rgb(84,138,218) 0px solid; BORDER-BOTTOM: rgb(84,138,218) 0px solid" align="left"><strong>Se questo post ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe style="WIDTH: 88%; HEIGHT: 42px" src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=39b040415a19fe10" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare i miei post anche in <a title="Votami su OKNOtizie" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" target="_blank"><strong>questa pagina</strong></a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-2978525605050337032008-01-21T16:41:00.000+01:002008-12-10T01:44:13.909+01:00Dei delitti contro la integrità e la sanità della stirpe<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgw4T9KjWlISCmAQ5zoWDy8aHyCDVDN_xPUqxtNIcq6nDAzt4dEbDIggxlndQUr-I3KdLY-0KBe0Nc3EvHbony_6oVuACtOthpsiuHIIGMGT2dJ03kwssxF3T-uNLx4ZAMHRgA4Y2xVGxKi/s1600-h/Pain2.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgw4T9KjWlISCmAQ5zoWDy8aHyCDVDN_xPUqxtNIcq6nDAzt4dEbDIggxlndQUr-I3KdLY-0KBe0Nc3EvHbony_6oVuACtOthpsiuHIIGMGT2dJ03kwssxF3T-uNLx4ZAMHRgA4Y2xVGxKi/s400/Pain2.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5157970268200644050" /></a><br /><div align="center"><strong>Codice Penale</strong><br /><br />LIBRO SECONDO<br />DEI DELITTI IN PARTICOLARE<br /><br />TITOLO X<br /><strong>Dei delitti contro la integrità e la sanità della stirpe</strong><br /><br />Art. 545.<br />Aborto di donna non consenziente.<br /><br /><br />Chiunque cagiona l'aborto di una donna, senza il consenso di lei, è punito con la reclusione da sette a dodici anni.<br /><br /><br /><strong>Art. 546.<br />Aborto di donna consenziente.<br /><br /><br />Chiunque cagiona l'aborto di una donna, col consenso di lei, è punito con la reclusione da due a cinque anni.<br /><br />La stessa pena si applica alla donna che ha consentito all'aborto.<br /></strong><br />Si applica la disposizione dell'articolo precedente:<br /><br />1. se la donna è minore degli anni quattordici, o, comunque, non ha capacità d'intendere o di volere;<br /><br />2. se il consenso è estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero è carpito con inganno.<br /><br /><br />Art. 547.<br />Aborto procuratosi dalla donna.<br /><br /><br />La donna che si procura l'aborto è punita con la reclusione da uno a quattro anni.</div align="center"><br /><br />Questo era il <strong>codice Rocco </strong>che ha disciplinato in materia di <strong>aborto</strong> (e contraccezione) fino al 18 maggio 1978.<br /><br />Il 21 gennaio 1977 (31 anni oggi) si compie il primo passo verso il superamento della vecchia norma con la votazione alla Camera dei Deputati (310 favorevoli e 296 contrari) di una nuova legge che, promulgata dopo un tormentato iter, avrebbe finalmente dichiarato non perseguibile penalmente l'interruzione di gravidanza attuata a determinate condizioni previste dalla legge medesima: la 194.<br /><br />Prima di allora, grazie all'industria dell'aborto clandestino, in Italia si arricchirono in molti. Si calcola che tale attività producesse in Italia circa 3 milioni di aborti oltre alla morte di 20 mila donne ogni anno. <br /><br /><em>Il dato più importante era che la donna poteva essere imputata del reato di aborto e quindi molte donne che effettuavano l'aborto clandestino non si presentavano in ospedale quando andavano incontro alle complicanze di interventi il più delle volte eseguiti, soprattutto per le donne povere, in assenza delle necessarie precauzioni di sterilità. Quindi quando avevano la febbre si limitavano a starsene a casa sperando che gli passasse, ma questo faceva sì che l'infezione post-operatoria degenerasse in setticemia, e quindi quando arrivavano in ospedale non restava che ricoverarle in rianimazione dove morivano dopo qualche giorno.</em> [<a href="http://www.vitadidonna.it/copia_di_vita_di_000030.html">*</a>]<br /><br />Pubblico di seguito la lettera di una donna processata nel <strong>1973</strong> per violazione dell'art.546 del codice Rocco in seguito ad un "<strong>procurato aborto</strong>" avvenuto otto anni prima. Un processo iniziato oltre 40 anni fa e che forse non si è mai realmente concluso. Nei confronti delle <strong>donne</strong> certamente no.<br /><br /><strong>LETTERA APERTA DI UNA DONNA A TUTTE LE DONNE </strong><br /><br />A 17 anni filavo con un ragazzo e non mi pareva sbagliato fare l'amore con lui. Della pillola, o cose simili, in un piccolo paese di campagna, come il mio, se ne parla poco anche adesso; figurarsi 8 anni fa... Così è successo che rimasi incinta. Che fare? Sposarmi? Ma "l'altro" chi lo aveva più visto? E allora dovevo tenermi questo figlio da sola? Mi rendevo conto, forse inconsciamente, che avere un figlio vuol dire precludersi molte possibilità di avere una "vita sociale" a maggior ragione se questo figlio te lo devi allevare e curare tutto da sola; senza contare che sarei stata per tutti “una povera ragazza-madre”. Ma se anche avessi voluto sposarmi o tenermi il figlio, come avrei fatto? Oggi avere un figlio costa un mucchio di soldi. Io non ero certo in grado a 17 anni e senza lavoro di potermelo permettere. Decisi di abortire, con soldi presi a prestito e <strong>in condizioni da macello</strong> (dalla mammana sul tavolo di cucina). Credevo che il mio incubo fosse finito e l'ho creduto per un po' di tempo, finché, a causa di avvenimenti troppo lunghi da raccontare qui, mi salta fuori questa denuncia per aborto! Nel frattempo mi ero sposata; avevo avuto una bambina; mi ero separata da mio marito. Lavoravo e vivevo con la bambina. Quando però si è saputo che sarei stata processata per aborto sono stata licenziata in tronco. Inutile dirlo, a lavorare non mi ha preso più nessuno. Ho dovuto tornare dai miei genitori che mi danno da mangiare e da dormire in cambio del mio lavoro in casa. Ora ho capito che tutto quanto mi è capitato non è una mia disgrazia personale. Tutte noi donne ci troviamo da sempre in condizione di non poter decidere se e quando vogliamo fare i figli. Penso che sia ora che noi stesse, in prima persona, cominciamo a darci da fare per cambiare questo stato di cose. Perciò ho deciso di pubblicizzare al massimo il mio processo, perché non si tratta di un processo solo contro di me, ma <strong>contro la libertà di tutte le donne di poter decidere di loro stesse</strong>!<br /><br />Gigliola Pierobon<br /><br />.narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-35791529115347982622008-01-17T15:00:00.000+01:002008-12-10T01:44:14.136+01:00Oltre 100 chilometri con un litro di sangue<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2yvdxIWzgRMGj5wGqKBqI_F_xlFVYi_rT8qWsYpV-C3BOBGE4eDPFuvf2uhm44k4nQ5KhleCO0EKamfCe8kF0J1QPRZkctowb4OS9w7C8TaUJSgWFoBA1IvqyYbMGf0Z6jA1miiWEw6Ph/s1600-h/gal_1801.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2yvdxIWzgRMGj5wGqKBqI_F_xlFVYi_rT8qWsYpV-C3BOBGE4eDPFuvf2uhm44k4nQ5KhleCO0EKamfCe8kF0J1QPRZkctowb4OS9w7C8TaUJSgWFoBA1IvqyYbMGf0Z6jA1miiWEw6Ph/s400/gal_1801.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5156489419311558082" /></a>Il 18 dicembre scorso <strong>Shankar Patra</strong>, di 45 anni, del Khaser Bheri decide di impiccarsi nella stalla della sua fattoria. E’ il quarto suicidio dall’inizio del processo di <strong>esproprio delle terre ai contadini </strong>da parte del governo del Bengala occidentale <strong>per far spazio agli stabilimenti della <strong>Tata</strong> Motors Car</strong>.<br /><br /><em>Il progetto della Tata Motors è stato accompagnato sin dall’inizio da una scia di sangue. Un grosso numero di persone è stato coinvolto da cariche della polizia e da bombardamenti di gas lacrimogeno che hanno provocato la <strong>morte 7 persone</strong>. Tra le atrocità commesse ci sono lo <strong>stupro di gruppo </strong>e l’uccisione della giovane attivista<strong> Tapasi Malik</strong>, la morte provocata dalla polizia del giovane <strong>Raj Kumar Bhul</strong>, la morte per fame di <strong>Bimala Khamaru </strong>e altri tre suicidi.</em>[<a href="http://www.asud.net/news/news.php?nw=271">*</a>]<br /><br />Qualche giorno fa, inaspettatamente, anche i media del nostro bel paese hanno preso ad occuparsi di Tata Motors. Naturalmente non per denunciare <strong>gli espropri, le proteste, le aggressioni, gli stupri, i suicidi, gli omicidi </strong>che recano il marchio della nota azienda indiana, ma piuttosto prestandosi a fare da cassa di risonanza per l'annuncio del generoso <a href="http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=90&ID_articolo=233&ID_sezione=163&sezione=">regalo di Tata</a> all'umanità: <br /><br /><strong><a href="http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_15114334.html">ARRIVA NANO, A 1.700 EURO L'AUTO MENO CARA DEL MONDO</a></strong>.<br /><br />Non fa notizia raccontare che il basso costo de "<strong>L'auto del popolo</strong>" è calmierato dal prezzo del sangue versato in suo nome. Quello che conta casomai è capire se e quando arriverà in Europa, e nel frattempo ribadire al mondo che in tutto questo<br /><br /><strong><span style="font-size:130%;">"<a href="http://www.corrispondenti.net/index.php?id=21977">l'alleanza con Fiat è meravigliosa</a>"</span> </strong><br /><br /><object width="425" height="355"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/xhUuKHAgV-M&rel=1"></param><param name="wmode" value="transparent"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/xhUuKHAgV-M&rel=1" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" width="425" height="355"></embed></object><br /><br /><br /><div style="BORDER-RIGHT: rgb(84,138,218) 0px solid; BORDER-TOP: rgb(84,138,218) 0px solid; BORDER-LEFT: rgb(84,138,218) 0px solid; BORDER-BOTTOM: rgb(84,138,218) 0px solid" align="left"><strong>Se questo post ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe style="WIDTH: 88%; HEIGHT: 42px" src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=3090429858246810" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare i miei post anche in <a title="Votami su OKNOtizie" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" target="_blank"><strong>questa pagina</strong></a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-42723373367452640912008-01-13T19:17:00.000+01:002008-12-10T01:44:14.299+01:00Alfredo Ormando: 10 anni di assordante silenzio<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji0CTol2LBjH7pkTs62_MHGIQmKIQIZWdy6DTSQgLmmJx4sF3oLqgO4NLjzLPxkWJzyLF2kicI5I9BTCt8JqlxNvEbnOgpvBnJW09LQ3Hear7CFYFckRTsVuZX9pmgVcCMUz8DQuLHFJoS/s1600-h/fiammella-fiammifero.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji0CTol2LBjH7pkTs62_MHGIQmKIQIZWdy6DTSQgLmmJx4sF3oLqgO4NLjzLPxkWJzyLF2kicI5I9BTCt8JqlxNvEbnOgpvBnJW09LQ3Hear7CFYFckRTsVuZX9pmgVcCMUz8DQuLHFJoS/s400/fiammella-fiammifero.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5155036264371596722" /></a><br /><strong>Chiedo scusa per essere venuto al mondo, per aver appestato l’aria che voi respirate con il mio venefico respiro, per aver osato di pensare e di agire da uomo, per non aver accettato una diversità che non sentivo, per aver considerato l’omosessualità una sessualità naturale, per essermi sentito uguale agli eterosessuali e secondo a nessuno, per aver ambito a diventare uno scrittore, per aver sognato, per aver riso.</strong><br /><br />Così scriveva <strong>Alfredo Ormando </strong>in uno di quei libri che nessuna casa editrice accettò mai di pubblicare. <br /><br />Soltanto l’aiuto della madre, pensionata ultraottantenne che decise di sostenerlo economicamente nell’impresa, potrà consentirgli di veder realizzato, almeno in parte, il suo grande desiderio di raccontare le emozioni e le contraddizioni della sua esistenza.<br /><br />Un traguardo costato tanti, troppi sacrifici, come del resto è stato per ogni singola tappa della sua breve ma travagliata storia.<br /><br />Nasce nella provincia di Caltanissetta, da una famiglia umile, i genitori analfabeti, prima contadini e poi operai. Solo a vent’anni riesce a conseguire la licenza media come privatista e poi, allo stesso modo, il diploma a 35. La laurea invece gli sarà conferita postuma, dopo la sua morte, alla memoria. Un esame di latino scritto andato male non gli consentì di goderne in vita. <br /><br />Nella sua terra affronta e combatte il provincialismo e il pregiudizio ostile della sua gente e soprattutto conosce quello, più doloroso, che gli impedirà di vivere appieno la sua fede.<br /><br />«<strong>Ho sperimentato in prima persona cosa significhi salire e scendere le scale altrui, sentirsi un «marocchino» nel proprio Paese... vivere all'ombra di mia madre, essere umiliato, vilipeso, osteggiato, emarginato e porre fine ai miei giorni con il suicidio</strong>»<br /><br />Ed è così che il 13 gennaio del 1998, dopo aver chiesto in prestito centomila lire ad un affittacamere di Palermo e non prima aver avvisato la madre di un suo imminente viaggio per studio, Alfredo parte per Roma. <br /><br />Là compra ad un distributore automatico la benzina, nasconde poi la tanica in una borsa e infine si avvia verso Piazza San Pietro. <br /><br />Si fa torcia umana. Una donna lo vede correre avvolto dalle fiamme verso il centro della piazza.<br /><br />I soccorsi partono immediatamente.<br /><br />Qualcuno raccoglie le sue ultime parole: “<strong>Non sono neanche stato capace di morire</strong>”<br /><br />In realtà il suo obiettivo sarà raggiunto solo più tardi del previsto, come sempre pagato a caro prezzo:<br /><br />9 giorni di atroci sofferenze. Gli ultimi.<br /><br />Dopo la sua morte, quando ancora non si era a conoscenza dei suoi scritti, il portavoce della sala stampa vaticana si affrettò a sostenere la mancanza di un nesso tra il gesto di Alfredo e la sua omosessualità, e soprattutto escluse la possibilità che si potesse trattare di una forma di protesta contro la Chiesa Cattolica.<br /><br />Pochi giorni dopo l’ANSA riceve alcune delle lettere spedite da Alfredo e decide di pubblicarne una parte.<br /><br /><strong>LETTERA AUTOGRAFA DI ALFREDO ORMANDO AD UN AMICO:</strong><br /><br />Palermo, Natale 1997<br /><br />Caro Adriano, quest'anno non sento più il Natale, mi è indifferente come tutte le cose; non c'è nulla che riesca a richiamarmi alla vita.<br /> <br />I miei preparativi per il suicidio procedono inesorabilmente; sento che questo è il mio destino, l'ho sempre saputo e mai accettato, ma questo destino tragico è là ad aspettarmi con una certosina pazienza che ha dell'incredibile.<br /><br />Non sono riuscito a sottrarmi a questa idea di morte, sento che non posso evitarlo, tantomeno fare finta di vivere e progettare per un futuro che non avrò: il mio futuro non sarà altro che le prosecuzione del presente.<br /> <br />Vivo con la consapevolezza di chi sta per lasciare la vita terrena e ciò non mi fa orrore, anzi!, non vedo l’ora di porre fine ai miei giorni; <strong>penseranno che sia un pazzo perché ho deciso piazza San Pietro per darmi fuoco</strong>, mentre potevo farlo anche a Palermo.<br /><br /><strong>Spero che capiranno il messaggio che voglio dare: è una forma di protesta contro la Chiesa che demonizza l’omosessualità, demonizzando nel contempo la natura, perché l’omosessualità è sua figlia.</strong><br /><br /><strong>Alfredo</strong><br /><br />Dopo la pubblicazione gli organi di stampa vaticana non hanno mai più trattato l’argomento, scegliendo di chiudersi in uno spregevole silenzio che compie oggi dieci anni.<br /><br /><div style="border: 0px solid rgb(84, 138, 218);" align="left"><strong>Se questo post ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=312112f82be5134f" allowtransparency="true" style="width: 88%; height: 42px;" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare i miei post anche in <a target="_blank" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" title="Votami su OKNOtizie"><strong>questa pagina</strong></a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-25030467863493435552008-01-11T18:46:00.000+01:002008-12-10T01:44:14.633+01:00I consigli di Bush<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcnwuS8TESi6Fql_8BqAaxqJhcpOJRkclNhbpmc8m_2og2uxu8Peuv0A2sQRrid3hn__5_wNyihyU_rhIcAPAfZtJuDAgL1rODum2NOKz-RD7P8gfqWk_PIEnH8hOk1IXXvOj41tEzoqQC/s1600-h/guantanamo.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5154280715199720866" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcnwuS8TESi6Fql_8BqAaxqJhcpOJRkclNhbpmc8m_2og2uxu8Peuv0A2sQRrid3hn__5_wNyihyU_rhIcAPAfZtJuDAgL1rODum2NOKz-RD7P8gfqWk_PIEnH8hOk1IXXvOj41tEzoqQC/s400/guantanamo.jpg" border="0" /></a><br /><span style="font-size:130%;">«<strong>Questo luogo sarà da ammonimento che il male esiste e che bisogna resistergli</strong>»<br /></span><br />Così <a href="http://www.corriere.it/esteri/08_gennaio_11/bush_museo_olocausto_lacrime_fe234178-c021-11dc-aa5a-0003ba99c667.shtml">oggi</a> George W. Bush in visita al museo dell’Olocausto di Gerusalemme.<br /><br />Poiché per una volta condivido appieno le parole del presidente americano, e poiché fatalmente proprio oggi ricorre il sesto anniversario dell’apertura di uno dei centri di detenzione più tristemente famosi nel mondo, simbolo delle violazioni dei diritti umani, ho deciso di raccogliere il suo appello per conformarlo alla circostanza.<br /><br />L’11 gennaio 2002 gli Stati Uniti realizzano l’apertura di un campo di prigionia nella base di Guantanamo (Cuba) destinato alla detenzione dei sospettati di attività collegate al terrorismo internazionale.<br /><br />Nei confronti della maggior parte dei “sospettati” non pende però alcuna accusa ufficiale. Solo una piccolissima percentuale di essi è infatti sottoposta a regolare processo. Tutti gli altri stazionano invece in una sorta di limbo giudiziario che li esclude di fatto da qualsiasi forma di garanzia posta a tutela dei diritti fondamentali. Non trattandosi di “prigionieri di guerra” non possono invocare il rispetto della Convenzione di Ginevra, non essendo imputati per reati ordinari non possono delegare la propria difesa ad un avvocato. Una anomala condizione resa possibile dal semplice “sospetto”, che da solo sembrerebbe voler legittimare non solo la detenzione illimitata, ma persino le violenze che ai reclusi vengono arrecate quotidianamente.<br /><br /><strong>Ogni giorno, a Guantanamo, un detenuto viene sessualmente violentato, torturato ed interrogato anche per 20 ore consecutive. La tortura sia fisica, sia psicologica è sistematica e di routine. Gli scherni contro la religione, il disprezzo e gli insulti contro i detenuti arabi e musulmani è una costante…</strong> (<a href="http://www.forumdelteatro.org/article.php3?id_article=197">*</a>)<br /><br />E allora, <strong>contro tutti i Lager</strong>, opponiamoci al male e alle sopraffazioni come consiglia il presidente Bush: <strong>chiediamogli di chiudere Guantanamo!</strong><br /><br /><strong>L’appello di </strong><a href="http://www.amnesty.it/appelli/appelli/Anniversario_Guantanamo_08"><strong>Amnesty International</strong></a><br /><br />Approfondimenti e testimonianze sul sito <a href="http://www.chiudereguantanamo.it/"><strong>www.chiudereguantanamo.it</strong></a> realizzato in occasione di questo anniversario.narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-12521930432132920402008-01-09T12:52:00.000+01:002008-12-10T01:44:14.911+01:00Considero valore<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6lndC00jonn-8GdoMLzkDCnCrDYd0Fr1nkcRPkXY3gWQExYJCOtyZN46OhCrlr1J7629Qe-m02hWIf1nRlf2-bm5wafnMgnSZ2KBiOPQiJRpDvpCl7f5rxjPeOp9V2f1Dehx80RjA5wVQ/s1600-h/acqua%2520ap.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6lndC00jonn-8GdoMLzkDCnCrDYd0Fr1nkcRPkXY3gWQExYJCOtyZN46OhCrlr1J7629Qe-m02hWIf1nRlf2-bm5wafnMgnSZ2KBiOPQiJRpDvpCl7f5rxjPeOp9V2f1Dehx80RjA5wVQ/s400/acqua%2520ap.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5153469529021492626" /></a><br />Considero valore concedermi il piacere a volte di leggere una poesia<br />considero valore conoscerne a memoria alcune, per compagnìa<br />considero valore l'eventualità che una poesia si possa amare<br />magari in seguito a un incontro accidentale su un modesto blog<br /><br /><br /><br /><em>Considero valore ogni forma di vita, <br /><br />la neve, la fragola, la mosca. <br /><br />Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle. <br /><br />Considero valore il vino finchè dura il pasto, <br /><br />un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e’ risparmiato, <br /><br />due vecchi che si amano. <br /><br />Considero valore quello che domani non varra’ piu’ niente, <br /><br />e quello che oggi vale ancora poco. <br /><br />Considero valore tutte le ferite. <br /><br />Considero valore risparmiare acqua, <br /><br />riparare un paio di scarpe, <br /><br />tacere in tempo, <br /><br />accorrere a un grido, <br /><br />chiedere permesso prima di sedersi, <br /><br />provare gratitudine senza ricordarsi di che. <br /><br />Considero valore sapere in una stanza dov’e’ il nord, <br /><br />qual e’ il nome del vento che sta asciugando il bucato. <br /><br />Considero valore il viaggio del vagabondo, <br /><br />la clausura della monaca, <br /><br />la pazienza del condannato, qualunque colpa sia. <br /><br />Considero valore l’uso del verbo amare <br /><br />e l’ipotesi che esista un creatore. <br /><br />Molti di questi valori non ho conosciuto. </em><br /><br /><br /> Erri de Luca, da Opera sull’acqua e altre poesie, Einaudi (2002) <br /><br /><object width="425" height="355"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/03k9su2y58E&rel=1"></param><param name="wmode" value="transparent"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/03k9su2y58E&rel=1" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" width="425" height="355"></embed></object><br /><br /><br /><div style="border: 0px solid rgb(84, 138, 218);" align="left"><strong>Se questo post ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=11301040b3cf3713" allowtransparency="true" style="width: 88%; height: 42px;" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare i miei post anche in <a target="_blank" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" title="Votami su OKNOtizie"><strong>questa pagina</strong></a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-10046553077382917112008-01-08T21:09:00.000+01:002008-12-10T01:44:15.114+01:00Operai<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHcaSULPGEy6X5OT-6RPUSG3yspFeRQRXt56qlOFC_DUdAUyBADRbYodvCmBQKIvrrpBSWLuYoXZQ289gusItP6lxb6NyOpV72XJDN2VXt2TQC84jE_R641ZlV6q4_JbsHCfCA0Qr_I01I/s1600-h/58_lavoratori-sulla-via-di-casa_mid.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHcaSULPGEy6X5OT-6RPUSG3yspFeRQRXt56qlOFC_DUdAUyBADRbYodvCmBQKIvrrpBSWLuYoXZQ289gusItP6lxb6NyOpV72XJDN2VXt2TQC84jE_R641ZlV6q4_JbsHCfCA0Qr_I01I/s400/58_lavoratori-sulla-via-di-casa_mid.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5153205285453573506" /></a><br /><br /><strong>Arturo Chiappelli</strong>, 43 anni, spazzino disoccupato, colpito al cuore da un cecchino mentre, da solo, attraversava i binari della ferrovia. I suoi compagni dovettero attendere del tempo prima di recuperarne il corpo: il cecchino continuava a sparare all’impazzata.<br /><br /><strong>Roberto Rovatti</strong>, 36 anni, operaio, percosso ripetutamente con i calci dei fucili, scaraventato in un fossato e infine ucciso con un colpo di arma da fuoco sparato a distanza ravvicinata.<br /><br /><strong>Angelo Appiani</strong>, 3O anni, meccanico, freddato da alcuni colpi di fucile mentre si trovava davanti ai cancelli delle Fonderie con altri 4 lavoratori.<br /><br /><strong>Ennio Garagnani</strong>, 21 anni, carrettiere, colpito alla nuca mentre cercava di allontanarsi dalla zona calda degli scontri.<br /><br /><strong>Renzo Bersani</strong>, 21 anni, operaio metallurgico, anche lui colpito alle spalle mentre cercava di fuggire.<br /><br /><strong>Arturo Malagoli</strong>, 21 anni, operaio, freddato davanti ad un passaggio a livello in circostanze non accertate.<br /><br />Con loro almeno altre 200 persone ferite durante la mattanza.<br /><br />"<strong>La caccia è aperta : 6 operai morti a Modena</strong>"<br /><br />Questo lo striscione che il mattino dopo capeggiò il corteo del dolore e dell’indignazione.<br /><br />Un massacro studiato a tavolino e portato a compimento con straordinaria determinazione.<br /><br />Polizia e Carabinieri adoperati come sicari per un eccidio che sembrava voler essere “esemplare” nel chiaro intento di mettere tacere le masse operaie e indebolire le organizzazioni politiche e sindacali che le sostenevano.<br /><br />Di fatto quegli uomini pagarono con la vita la scelta di difendere il lavoro, il loro lavoro.<br /><br />Tutto comincia con la decisione da parte delle <strong>Fonderie Riunite di Modena </strong>di dar luogo ad una serrata che manda sulla strada 560 operai. Le motivazioni ufficiali parlarono di una necessaria riduzione della mano d’opera in eccesso, in realtà era il metodo più sbrigativo per sbarazzarsi degli elementi indesiderati, come dimostra poi l’annuncio di riassunzione che riguarda solo metà degli operai licenziati.<br /><br />Inevitabile da parte dei lavoratori la decisione di indire una giornata di sciopero e una manifestazione di protesta prevista per le ore 10 del <strong>9 gennaio 1950 </strong>in Piazza Roma.<br /><br />Fu proprio a quell’ora che cominciarono a riecheggiare i colpi di fucile tra le mura della città, proprio mentre i lavoratori confluivano da più parti, alcuni diretti verso la piazza, altri verso le Fonderie, e comunque certamente prima che riuscissero ad organizzarsi in un unico corteo.<br /><br />Il bilancio finale rivela eloquentemente quanto avvenne quel tragico giorno: 6 morti e 50 feriti fra i lavoratori (ma vengono stimati almeno altri 150 feriti che rifiutarono di recarsi in ospedale per paura di arresti al pronto soccorso), e solo tre contusi fra le forze di polizia.<br /><br />Due giorni dopo 300 mila persone parteciparono ai funerali delle sei vittime. Tra loro c'è anche <strong>Palmiro Togliatti </strong> che parla alla folla commossa. Avrebbe poi deciso di adottare, insieme alla sua compagna Nilde Jotti, la sorella minore di una delle vittime dell’eccidio, Marisa Malagoli Togliatti, ora docente universitaria. <br /><br />Il suo discorso si conclude con parole che sembrano essere state pronunciate solo ieri:<br /><br /><blockquote>Dobbiamo far uscire l'Italia da questa situazione dolorosa. Vogliamo che l'Italia diventi un paese civile, dove sia sacra la vita dei lavoratori, dove sacro sia il diritto dei cittadini al lavoro, alla libertà, alla pace! </blockquote><br /><br />Sono trascorsi 58 anni, certamente non posso dire che siano trascorsi invano, ma ancora non sono del tutto sicuro che si sia ormai acquisita piena consapevolezza della <a href="http://lapennachegraffia.blogspot.com/2007/12/un-grosso-aiuto-per-trovare-un-briciolo.html">sacralità della vita dei lavoratori</a>.<br /><br />Di sicuro <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/01/licenziamenti-arzano.shtml?uuid=a387cf50-b945-11dc-a88f-00000e25108c&DocRulesView=Libero">le serrate delle fabbriche</a> non sono mai passate di moda.<br /><br /><div style="border: 0px solid rgb(84, 138, 218);" align="left"><strong>Se questo post ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=19001060aa61eb8e" allowtransparency="true" style="width: 88%; height: 42px;" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare i miei post anche in <a target="_blank" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" title="Votami su OKNOtizie"><strong>questa pagina</strong></a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-91168497282862037832008-01-06T18:18:00.000+01:002008-12-10T01:44:15.279+01:00Due piccioni con una canzone<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVRzHzuBKGreAnpq-64hvi3J0KSA_cvdB3azpP5qxLEmdpzAsUtAnNTrMKgMIwahTasx-CNPXy4wst7hGMt8CXA8aCrw2kM7EAQWyo7J7p8KfZWpPgVkvuwFGK16yUzr8JcX3uAS4H9jTD/s1600-h/getimage.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVRzHzuBKGreAnpq-64hvi3J0KSA_cvdB3azpP5qxLEmdpzAsUtAnNTrMKgMIwahTasx-CNPXy4wst7hGMt8CXA8aCrw2kM7EAQWyo7J7p8KfZWpPgVkvuwFGK16yUzr8JcX3uAS4H9jTD/s400/getimage.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5152422467534335346" /></a>Oltre all'epifania, in Italia, si celebra quest'oggi il compleanno di Adriano Celentano. <br /><br />Ebbene, proprio oggi, mentre Adriano festeggia i suoi 70 anni, Paolo Conte, altro gigante della musica italiana, ne compie 71. <br /><br />Ma non è il solo particolare che li accomuna: molti sapranno infatti che uno dei più grandi successi di Adriano è in realtà opera di Paolo.<br /><br />Una intramontabile canzone che qui userò per rendere omaggio a entrambi.<br /><br /><object width="425" height="355"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/mjW0jPA-xW4&rel=1"></param><param name="wmode" value="transparent"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/mjW0jPA-xW4&rel=1" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" width="425" height="355"></embed></object><br /><br /><strong>Azzurro</strong><br /><br />Cerco l’estate tutto l’anno <br />e all’improvviso eccola quà... <br />lei è partita per le spiagge <br />io sono solo quaggiù in cittá, <br />sento fischiare sopra i tetti <br />un aereoplano che se ne va. <br /><br />Azzurro. <br /><br />il pomeriggio è troppo azzurro, <br />e lungo per me, <br />mi accorgo <br />di non avere più risorse <br />senza di te, <br />e allora <br />io quasi quasi prendo il treno <br />e vengo, vengo da te, <br />ma il treno dei desideri, <br />nei miei pensieri all’incontrario va. <br /><br />Sembra quand’ero all’oratorio <br />con tanto sole, tanti anni fa... <br />quelle domeniche da solo <br />in un cortile a passeggiar... <br />ora mi annoio più di allora <br />neanche un prete per chiacchierar... <br /><br />Azzurro… <br /><br />Cerco un po’d’Africa in giardino <br />tra l’Oleandro e il Baobab, <br />come facevo da bambino, <br />ma quì c’è gente, non si può più <br />Stanno innaffiando le tue rose, <br />non c’è il leone, chissà dov’è... <br /><br />Azzurro…<br /><br />.narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-47171361454985208412008-01-06T16:04:00.000+01:002008-12-10T01:44:15.412+01:00Treni di ieri e treni di oggi<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB46FPjiIH4uBOkXVMEjLpl2dn0eYMQyNIFFeJWgP_ryecHWLUkoibpCH0K4DBhTl5oztSwW3HeAZWfA9cMKJ8q1LE-737Om7IHUORuEL58SKf1NUDLanOikEcrQH3_Me9sU0ripppaDWE/s1600-h/premiere2.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB46FPjiIH4uBOkXVMEjLpl2dn0eYMQyNIFFeJWgP_ryecHWLUkoibpCH0K4DBhTl5oztSwW3HeAZWfA9cMKJ8q1LE-737Om7IHUORuEL58SKf1NUDLanOikEcrQH3_Me9sU0ripppaDWE/s400/premiere2.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5152406215378087266" /></a>Il 6 gennaio 1896 "<strong>l'arrivo di un treno nella stazione di La Ciotat</strong>" si rivelò un'esperienza a dir poco sorprendente per coloro che a Parigi ebbero il privilegio di assistere alla proiezione della celebre pellicola dei fratelli Lumière.<br /><br />Dal fondo una locomotiva avanza, dapprima è piccola e lontana, poi, man mano che si avvicina alla stazione, la sua dimensione cresce, si allarga sempre più, finisce per occupare gran parte dello schermo. Una sequenza apparentemente semplice, capace però di mostrare una profondità d'immagine mai raggiunta sullo schermo fino a quel momento.<br /><br />Gli spettatori, tuttavia, anzichè rallegrarsi per i progressi della tecnica di cui erano stati resi testimoni, pensarono bene di trovare riparo sotto le sedie nel timore che la locomotiva potesse travolgerli.<br /><br />Di certo non potevano sapere che proprio quella reazione li avrebbe resi non solo testimoni ma perfino protagonisti assoluti nella nascita del cinematografo inteso come "<strong>fabbrica delle emozioni</strong>".<br /><br />Di certo non potevano sapere che esattamente 112 anni dopo, il 6 gennaio 2008, l'arrivo di un altro treno avrebbe ambito ad emozionarci ancora, e soprattutto che ancora una volta molti spettatori avrebbero preferito darsi alla fuga...<br /><br /><span style="font-size:78%;"><a href="http://www.digital-sat.it/new.php?id=12271">“<strong>Il Treno dei desideri</strong>”, condotto da Antonella Clerici su Rai Uno, saluterà il pubblico domenica 6 gennaio alle 21.30 con l’ultimo appuntamento legato alla tradizionale estrazione finale da 5 milioni di euro della Lotteria Italia. </a><br /></span><br /><br /><object width="425" height="355"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/2cUEANKv964&rel=1"></param><param name="wmode" value="transparent"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/2cUEANKv964&rel=1" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" width="425" height="355"></embed></object><br /><br /><br /><div style="BORDER-RIGHT: rgb(84,138,218) 0px solid; BORDER-TOP: rgb(84,138,218) 0px solid; BORDER-LEFT: rgb(84,138,218) 0px solid; BORDER-BOTTOM: rgb(84,138,218) 0px solid" align="left"><strong>Se questo post ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe style="WIDTH: 88%; HEIGHT: 42px" src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=39a0128036a2bde3" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare i miei post anche in <a title="Votami su OKNOtizie" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" target="_blank"><strong>questa pagina</strong></a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-20119828708127991372008-01-06T13:22:00.000+01:002008-12-10T01:44:15.653+01:00Io buono sono sempre stato<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVDLvFzdnreOPv10GWjCdnQ3WqkQ6yeD8QQ7wRVh-V2-aOhwaMnaKDGpeXHlEtZ9FXMXQsffaySC4aNLH-fv2zFy39NHHjMqekcgK3_aWhHSBplXSgAzMT6Z22-jurbO8wo-ensymmkbeP/s1600-h/image7.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVDLvFzdnreOPv10GWjCdnQ3WqkQ6yeD8QQ7wRVh-V2-aOhwaMnaKDGpeXHlEtZ9FXMXQsffaySC4aNLH-fv2zFy39NHHjMqekcgK3_aWhHSBplXSgAzMT6Z22-jurbO8wo-ensymmkbeP/s400/image7.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5152339192413433170" /></a><br /><strong>Alla Befana </strong><br /><br /><br />Mi hanno detto, cara Befana, <br /><br />che tu riempi la calza di lana, <br /><br />che tutti i bimbi, se stanno buoni, <br /><br />da te ricevono ricchi doni. <br /><br />Io buono sono sempre stato <br /><br />ma un dono mai me l’hai portato. <br /><br />Anche quest’anno nel calendario <br /><br />tu passi proprio in perfetto orario, <br /><br />ma ho paura, poveretto, <br /><br />che tu viaggi in treno diretto: <br /><br />un treno che salta tante stazioni <br /><br />dove ci sono bimbi buoni. <br /><br />Io questa lettera ti ho mandato <br /><br />per farti prendere l’accelerato! <br /><br />O cara Befana, prendi un trenino <br /><br />che fermi a casa d’ogni bambino, <br /><br />che fermi alle case dei poveretti <br /><br />con tanti doni e tanti confetti. <br /><br />(Gianni Rodari)<br /><br /><br /><div style="border: 0px solid rgb(84, 138, 218);" align="left"><strong>Se questo post ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=112012a8ba58d1e7" allowtransparency="true" style="width: 88%; height: 42px;" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare i miei post anche in <a target="_blank" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" title="Votami su OKNOtizie"><strong>questa pagina</strong></a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-64317495565221942482008-01-05T19:46:00.000+01:002008-12-10T01:44:15.821+01:00Saldi, corsa agli sconti per le famiglie<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHuzBZFCIGrgWQuodXSKCW0xBZ6_QfQcW4XUqBbJeVkwVMb6bItK1LqokRJcqQ4F-efiA9DlKusfK_9N_RFX7mnNNltEokoUY8E0DkqiA_8KXo0a0dWqWkAMzcsv3y8jh_aecF1XaUZFcP/s1600-h/kenya.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHuzBZFCIGrgWQuodXSKCW0xBZ6_QfQcW4XUqBbJeVkwVMb6bItK1LqokRJcqQ4F-efiA9DlKusfK_9N_RFX7mnNNltEokoUY8E0DkqiA_8KXo0a0dWqWkAMzcsv3y8jh_aecF1XaUZFcP/s400/kenya.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5152066088327982402" /></a><br /><em>Roma, 5 gennaio</em><br /><br />Saldi: <strong>Corsa agli sconti per il 57% delle famiglie</strong>.<br />Spenderanno complessivamente quasi 5mld (<a href="http://www.apcom.net/news/eco/20080105_180044_2116aef_30903.shtml">Apcom</a>) <br /><br /><br />Foto: Tony Karumba<br />Kenya Elections Violence. A man flees from the violence with his children.narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-12471062681697084122008-01-04T14:22:00.000+01:002008-12-10T01:44:16.302+01:00Caos rifiuti, sono allarmato<div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCQr3dgZDFD06shnaJ5CiVd3R-bIkbeHfg5vX70cga2GtUuZ8QM7j1YUCaNGsqkjp1DwTqNw_HhCCfN3SmlSgQG8m5a4ufzFPPPaFnVx3SGCClz2QtjMezVCpYBYIzlGAI1TcjjBHQcngw/s1600-h/Vuilnisbelt.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5151612754529889538" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCQr3dgZDFD06shnaJ5CiVd3R-bIkbeHfg5vX70cga2GtUuZ8QM7j1YUCaNGsqkjp1DwTqNw_HhCCfN3SmlSgQG8m5a4ufzFPPPaFnVx3SGCClz2QtjMezVCpYBYIzlGAI1TcjjBHQcngw/s400/Vuilnisbelt.jpg" border="0" /></a><br /><strong><span style="font-size:130%;">Napolitano: </span><a href="http://www.corriere.it/politica/08_gennaio_04/napolitano_rifiuti_allarmato_65652436-baba-11dc-9246-0003ba99c667.shtml"><span style="font-size:130%;">«Caos rifiuti, sono allarmato»</span></a></strong> </div><div align="center"> </div><br /><br />Nella periferia di Manila sono almeno 12.000 i bambini che ogni giorno scalano la Smokey Mountain, la montagna fumante, principale discarica di rifiuti della città.<br /><br />Qui viene ammassato a cielo aperto circa il 50% delle 5.000 tonnellate di rifiuti prodotti ogni giorno dai 12 milioni di abitanti dell'area metropolitana di Manila.<br /><br />Qui, ogni giorno, almeno 40.000 persone si arrampicano tra i rifiuti per sopravvivere, per arrivare al giorno appresso.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJH8QbqGKkiZyBKA8yKzIUjAEVsqEVubQ7SmIF_vbLFR-Im_59DiGKYmlePPwnor6sq0IK1WcJfXRGt85EO030x7lFZMrTmTmi2Wr_9fNZYu36jFu-tzjObckUp4oalQ7ySaEZrxn4NXM1/s1600-h/picture-7.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJH8QbqGKkiZyBKA8yKzIUjAEVsqEVubQ7SmIF_vbLFR-Im_59DiGKYmlePPwnor6sq0IK1WcJfXRGt85EO030x7lFZMrTmTmi2Wr_9fNZYu36jFu-tzjObckUp4oalQ7ySaEZrxn4NXM1/s400/picture-7.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5151673820374904082" /></a><br />Qui ogni camion carico di spazzatura è una benedizione. Tutti gli corrono dietro, come gabbiani al seguito di un peschereccio, lo circondano, aspettano che depositi il suo nauseabondo carico per lanciarsi rapidamente su di esso e assicurarsi la prima scelta. Altri decidono perfino di assaltare il camion mentre è ancora in corsa, si arrampicano sulle fiancate, si tuffano e sguazzano nell'immondizia fin quando il putrido pasto pasto della sera non verrà sottratto ai vermi, almeno in parte.<br /><br />Qui la lotta per la sopravvivenza vede competere gli uomini con i topi e gli insetti, una lotta in cui troppo spesso i primi finiscono per soccombere, vittime di malattie ed infezioni trasmesse dai parassiti.<br /><br />Qui alcuni anni fa il crollo di una parte della montagna travolse ed inghiottì circa 300 persone, strano destino: mangiati vivi da quegli stessi rifiuti di cui intendevano nutrirsi.<br /><br />Qui l'espressione "<strong>emergenza rifiuti</strong>" non ha alcun significato. Quel gigantesco monumento alla miseria troneggia sulla città fin dagli '50. Come potrebbe essere considerata "emergenza" una situazione che ha visto avvicendarsi l'intera esistenza di numerose generazioni di uomini e donne che tra quei cumuli di rifiuti sono nati e cresciuti?<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFdoxuMJ59N7inA6JBIR1jozqB58Zc_tx5SPyNN1Nfwqjpav_Gd0Js_rJQ_bnWOtQFXG5V698RhRdU5SLO80AtIDH6Bc6uipsASXXA-dAedWw3G3-0ZS66-93ziTYSu-PHBOf68UfjT2S_/s1600-h/2007041316_G.sized.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFdoxuMJ59N7inA6JBIR1jozqB58Zc_tx5SPyNN1Nfwqjpav_Gd0Js_rJQ_bnWOtQFXG5V698RhRdU5SLO80AtIDH6Bc6uipsASXXA-dAedWw3G3-0ZS66-93ziTYSu-PHBOf68UfjT2S_/s400/2007041316_G.sized.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5151676045167963442" /></a><br />Qui le grida di indignazione devono ancora trovar voce nel mondo.<br /><br />E nel frattempo la montagna si espande, di pari passo alla miseria.<br /><br /><div style="BORDER-RIGHT: rgb(84,138,218) 0px solid; BORDER-TOP: rgb(84,138,218) 0px solid; BORDER-LEFT: rgb(84,138,218) 0px solid; BORDER-BOTTOM: rgb(84,138,218) 0px solid" align="left"><strong>Se questo post ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe style="WIDTH: 88%; HEIGHT: 42px" src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=18a110b017f3289c" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare i miei post anche in <a title="Votami su OKNOtizie" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" target="_blank"><strong>questa pagina</strong></a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-33184814976857340912008-01-03T12:42:00.000+01:002008-12-10T01:44:16.384+01:00Thinking Award di Capodanno - Auguri pensanti...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsLSYiUsEekm8QcJUOso61iKGKX1cYi-mU8LZM7wFbVrkwFEzyhHZwQ8YHXslc-Z26NfktyvB_P_imfbY2Emk4XyuT-GJw-RTcCwijab1o3uGrbwc9SfYWLafy90BOMyFA_dkjlyx_hGQl/s1600-h/thinkingbloggerpf8.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsLSYiUsEekm8QcJUOso61iKGKX1cYi-mU8LZM7wFbVrkwFEzyhHZwQ8YHXslc-Z26NfktyvB_P_imfbY2Emk4XyuT-GJw-RTcCwijab1o3uGrbwc9SfYWLafy90BOMyFA_dkjlyx_hGQl/s400/thinkingbloggerpf8.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5151224562500775154" /></a><a href="http://lisapensiero.blogspot.com/2008/01/thinking-award-di-capodanno-auguri.html">Lisa</a> mi ha nominato in questa catena di bloggers, che leggendosi e “piacendosi” si tengono a mente e creano il “percorso”, la “storia” della propria esistenza in internet. <br /><br />Ringrazio Lisa e accetto di continuare offrendo il mio contributo all'iniziativa.<br /><br />Avrei tanti nomi da indicare, ma nomino i 5 che non mi pare siano stati ancora coinvolti:<br /><br /><a href="http://cattivamaestra.blog.lastampa.it/cattivamaestra/">Anecòico</a><br /><br /><a href="http://giramundo.splinder.com/">Lorenzo, Anne & Vique</a><br /><br /><a href="http://virtualblog.splinder.com/">Pattinando/virtualblog</a><br /><br /><a href="http://gangio.blogspot.com/">Ganglio</a><br /><br /><a href="http://lineagoticafight.blogspot.com/">Nicola</a><br /> <br />Per facilitare le cose, riporto le regole per partecipare a questa piccola iniziativa:<br /><br />1. Partecipare se si è stati nominati.<br /><br />2. Lasciare un link al <a href="http://www.thethinkingblog.com/2007/02/thinking-blogger-awards_11.html">post originario inglese</a><br /><br />3. Quindi inserire nel post il logo del Thinking blog award.<br /><br />4. Indicare i i blog che hanno la "capacità di farti pensare".narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-22957254707926224792007-12-31T09:57:00.000+01:002008-12-10T01:44:16.870+01:00il migliore del 2007, per un migliore 2008: 10 anni contro le mine<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpvPFrc9X0FUh9f81RvJeZGIvLnJaUIDOzFlj1UhSoASzImJoh19zo4vlfTF2SrbetJChaAdiAQEgFbVkraYhPh4Sb9682ys1fdczizoTyM7e-je8cIpVKJVW8CxWpjk6vZAQkU8M8v75L/s1600-r/dang_ngo_landmine_injury.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoTim6b-9zzvgzFFspKNCXYAltDqTCgO4NmqS-mCl0052ox4ye003gRKcFM9zHQgT2GiSZzSA47pVDS2hZoPrmk3umfgevCmygvj5Dn_8vqIBN3WBDDcoZIkXSBFZZ9qLYelA-OjARLN4K/s400/dang_ngo_landmine_injury.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5139806702222719522" /></a><br /><span style="font-size:78%;">In adesione all'iniziativa promossa da </span><a href="http://lapennachegraffia.blogspot.com/"><span style="font-size:78%;">Riccardo</span></a><span style="font-size:78%;"> ho deciso di riproporre il post che segue.<br />Non so se davvero è il 'migliore' del 2007, di sicuro mi sembra il più adatto alla circostanza: anche qui si pretende di dover festeggiare... sempre e comunque...<br /></span><br /><strong>Le mine sono state definite "I Soldati Perfetti": costa pochissimo costruirle e non richiedono manutenzione. Una volta posizionate montano di guardia per sempre, non si lamentano mai, non dormono mai, non hanno bisogno di cibo, acqua, medicine. Ma soprattutto sono infallibili: non mancano mai il loro bersaglio, la loro vittima.</strong><br />Dal sito web "<a href="http://www.theperfectsoldier.com/">The perfect soldier</a>"<br /><br />Festeggiato oggi a Ottawa in forma solenne il X anniversario della firma del Trattato per la messa al bando delle mine antiuomo, noto anche con il nome della città canadese che il 3 dicembre del 1997 ospitò i delegati dei 122 stati che per primi aderirono. Da allora le adesioni sono passate a 156 e dei 39 che ancora non hanno firmato soltanto due stati (Russia e Myanmar) hanno continuato utilizzare le mine a scopo bellico. A non aver aderito sono, tra gli altri, Stati Uniti («Gli Stati Uniti non parteciperanno al trattato perché ciò comporterebbe per noi la rinuncia a un potenziale militare necessario»), Cina, India e Pakistan. <a href="http://www.misna.org/">Misna</a><br /><br />Da allora il numero delle vittime accertate e' calato in tutto il mondo, ma purtroppo il problema è tuttaltro che risolto. Il lento ma progressivo processo di sminamento (nel 2005 sono stati bonificati 350 mila chilometri quadrati) non basta ad evitare le cifre a 4 zeri nel rendiconto annuale delle vittime, e il prezzo più alto come al solito lo pagano i bambini.<br /><br />Queste armi sono talmente piccole, colorate e dalle forme così bizzarre da risultare irresistibili agli occhi di un bambino. Spesso è anche l'ultima cosa che riescono a vedere. Giocattoli micidiali che pagano chi con una gamba, chi con un braccio, un occhio, spesso entrambi, mentre l'udito è quasi sempre compromesso... e tutto questo quando va bene, già, perchè l’85% dei bambini feriti dalle mine muore prima di riuscire a raggiungere l'ospedale, e in molti casi, i ferimenti avvengono molto lontano da casa, senza che né i genitori né parenti possano sentire le loro urla... figuriamoci noi.<br /><br />Nel frattempo, negli arsenali di potenze militari come Usa, Russia e Cina rimangano enormi quantità di mine, rispettivamente 10,4 milioni per gli Usa, 26,5 per la Russia e 110 (stimate) per la Cina.<br /><br />L'Italia invece <a href="http://www.lettera22.it/showart.php?id=8037&rubrica=24">continua a tagliare le risorse </a>destinate al fondo per lo Sminamento Umanitario istituito con la legge 58 del 2001. Una tendenza non dell’ultima ora, come dimostra il taglio del 50% al fondo negli ultimi tre anni: una politica avviata dal governo Berlusconi ma che non ha visto con il centro-sinistra inversioni di tendenza.<br /><br />Infine, mentre alcune indagini poco confortanti riferiscono che agli attuali ritmi per sminare completamente l'Afganistan occorrerebbero circa 4.300 anni, giova ricordare che oltre alle mine antiuomo esistono altri strumenti di morte disseminati un po' ovunque nel mondo: vi sarebbero infatti ancora 440 milioni di <a href="http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idart=1401">cluster bomb</a> (bombe che si frammentano in centinaia di altre piccole bombe) pronte ad esplodere nei territori di 24 Paesi nei quali la popolazione civile è costretta consapevolmente ad accedere per necessità.<br /><br />Le cluster bomb sono una tragica "dimenticanza" del Trattato di Ottawa.<br /><br />Insomma, 10 anni sono trascorsi, ma fin quando anche un solo bambino rischierà ancora di morire giocando, io sono dell'idea di rimandare i "festeggiamenti ufficiali" a data da destinarsi.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkjOnuHwCYzv5NtBTau0lF0cQ2TXMrHbery4iwIjnOniYUkpO-7I5C4VxA2NsUXNGuE_z3913ALK-zawGsyoearYxyCPzIcLIm43z_O_84oaeVUt3ol2zhXunhpcFyw0w0doOoz5hMDu5r/s1600-r/Senza+nome.bmp"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5139806350035401234" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSgdpNHMPETGpr6GhVA6XKxzUsVKlFd3KAHceWHZgDKxJwIG59wRDLvrHFGIV9Ue0OBRW2gSMGzvDU3BlZ279YsWY5lVsedxNSQVb62gVG5Hz0WkCNuZ50Qa63oGiZdn7Qy-ZbW1Qi0QQz/s400/Senza+nome.bmp" border="0" /></a><br /><em>E' stato ferito da una mina.. Una mina giocattolo<br />Quelle che i russi tirano sui nostri villaggi..<br />Così disse Mubarak, l'infermiere che faceva anche da interprete, avvicinandosi con un catino di acqua e una spugna..<br />Non ci credo è solo propaganda.. ho pensato osservando Mubarak che tagliava i vestiti e iniziava a lavare il torace del bambino, sfregando energicamente come se stesse strigliando un cavallo..<br />Guarda..guarda questo è un pezzo di mina giocattolo, l'hanno raccolto sul luogo dell'esplosione..<br />I nostri vecchi le chiamano pappagalli verdi..<br /><br />E si mette a disegnare la forma della mina..<br />Dieci centimetri in tutto, due ali con al centro un piccolo cilindro..<br />Sembra una farfalla più che un pappagallo e adesso posso collocare come in un puzzle il pezzo di plastica che ho in mano..è l'estremità dell'ala..<br />Vengono già a migliaia, lanciate dagli elicotteri a bassa quota..<br />Chiedi ad Abdullah l'autista dell'ospedale..<br />Uno dei bambini di suo fratello ne ha raccolta una l'anno scorso..ha perso due dita ed è rimasto cieco..<br />Mine giocattolo studiate per mutilare i bambini<br />E ho dovuto crederci anche se ancora oggi ho difficoltà a capire..<br />La forma della mina,con le due ali laterali serve a farla volteggiare..<br />Non cadono a picco quando vengono rilasciate dagli elicotteri si comportano proprio come..i volantini,come i coriandoli..e si sparpagliano qua e la su un territorio molto più vasto, molto più vasto..<br />Ela mina, la mina non scoppia subito..<br />spesso non si attiva neppure se la si calpesta..<br />Funziona per accumulo successivo di pressione..<br />Bisogna prenderla maneggiarla ripetutamente, schiacciarne le ali..<br />Chi la raccoglie insomma, può portarsela a casa, mostrarla nel cortile agli amici incuriositi che se la passeranno di mano in mano ci giocheranno, poi esploderà..<br />E qualcunaltro farà la fine di Halil..<br />Ho visto troppo spesso bambini che si risvegliano dall'intervento chirurgico..e si ritrovano senza una gamba o senza un braccio.. hanno momenti di disperazione..poi incredibilmente si riprendono.. ma niente è insopportabile per loro come svegliarsi nel buio..<br /><br />I pappagalli verdi li trascinano nel buio per sempre..</em><br /><br />Gino Strada, Pappagalli Verdi, Cronache di un chirurgo di guerra<br /><br />Questo post aderisce all'iniziativa "<a href="http://lapennachegraffia.blogspot.com/2007/11/il-migliore-del-2007-per-un-miglior.html">il migliore del 2007, per un miglior 2008</a>" promossa dal blog <a href="http://lapennachegraffia.blogspot.com/"><em>La Penna che Graffia</em></a><br /><br /><div style="border: 0px solid rgb(84, 138, 218);" align="left"><strong>Se questo post ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=182010105d8e56a8" allowtransparency="true" style="width: 88%; height: 42px;" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare i miei post anche in <a target="_blank" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" title="Votami su OKNOtizie"><strong>questa pagina</strong></a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-89066636612520937822007-12-29T15:38:00.001+01:002008-12-10T01:44:17.255+01:00Il genocidio e il Mago di Oz<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR9jz6VZoJJ1-JTP2oB2am-WxojiAZDI-zadOlH51OEKkgQ_LEEZSw6i8pwEuWrvQO8BnLJliJ-k70PMmEJMxvRb-LOoUMpscFDnZH_BCFSq31LIgXZB-Fr4Bn0-S6ARrSEuDBxZLP-kby/s1600-h/DeadBigfoot.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR9jz6VZoJJ1-JTP2oB2am-WxojiAZDI-zadOlH51OEKkgQ_LEEZSw6i8pwEuWrvQO8BnLJliJ-k70PMmEJMxvRb-LOoUMpscFDnZH_BCFSq31LIgXZB-Fr4Bn0-S6ARrSEuDBxZLP-kby/s400/DeadBigfoot.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5149459021704473826" /></a><br /><strong>Non conosco alcuna specie di pianta, uccello o animale che non si sia estinta dopo l'arrivo dell'uomo bianco.<br /><br />L'uomo bianco considera la vita naturale degli animali come quella del nativo su questo continente: come un fastidio.<br /><br />Non c'è alcun termine nella nostra lingua con il significato di "fastidio" </strong><br /><br />Orso in piedi, Lakota (Sioux) <br /><br />Wounded Knee. Quella che sarebbe stata poi definita come l'ultima <strong>grande battaglia</strong> fra gli Stati uniti e gli indiani si svolge qui il 29 dicembre 1890. Curiosa la scelta della definizione. Noi siamo soliti immaginare la "Battaglia" come uno scontro armato fra due parti avverse. Gli americani invece ne estendono il significato anche all'uccisione a colpi di mitragliatrice di quasi trecento persone inermi, fra cui anziani, donne e bambini. Una valorosa azione militare che è valsa finanche il riconoscimento della <strong>medaglia d'onore</strong>, più alto riconoscimento militare da parte della nazione, a 23 soldati del 7° cavalleria che portarono a termine il massacro. Perchè, se vogliamo chiamare le cose con il loro nome, di questo si è trattato: <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_di_Wounded_Knee"><strong>un vero e proprio massacro</strong></a> al quale sono sopravvissuti poco più di 50 sioux rispetto ai 350 accerchiati dall'esercito.<br /><br />La loro colpa fu quella di aver continuato a danzare un rituale sacro e non violento: la "danza degli spiriti", <strong>ghost dance</strong>, contravvenendo così all'ordine di smettere.<br /><br />Solo due settimane prima Toro Seduto era stato ucciso insieme al figlio Zampa di Corvo. <br /><br />In quei giorni il 7° Cavalleria, sotto il comando del colonnello George A. Forsyth, riuscì ad intercettare e radunare oltre trecento Sioux Teton guidati da capo <strong>Grande Piede </strong>(la foto di apertura del post ritrae il suo cadavere abbandonato sulla neve).<br /><br />Vennero disarmati e tenuti sotto tiro per moltissime ore. Erano stanchi e infreddoliti. <br /><br />Improvvisamente, forse anche per difendersi dalle basse temperature, cominciarono a danzare. Una danza che irritò i soldati a tal punto da puntargli contro le mitragliatrici <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Hotchkiss">Hotchkiss</a>, nel tentativo di farli smettere. <br /><br />L'ordine restò inascoltato. Nella gran confusione che ne seguì venne rinvenuto un fucile nascosto. Forse partì un colpo. Forse. <br /><br />Le mitragliatrici spararono invece con assoluta certezza.<br /><br />La carneficina ebbe luogo. I cadaveri vennero abbandonati sulla neve e sepolti in una fossa comune soltanto a primavera inoltrata. Se ne contarono 144, di cui 44 donne e 16 bambini. Un numero che comunque non tiene conto di tutti quelli che sono morti in seguito alle ferite riportate e al freddo non troppo distanti dal luogo del massacro.<br /><br />Una delle sopravvissute racconta di essere riuscita a fuggire nascondendosi in mezzo ai cespugli. Portò con sé due bambine terrorizzate. Continuavano a piangere, e nonostante la donna provasse disperatamente a chiuder loro la bocca con le mani, il pianto finì per essere udito da un soldato. Senza scendere dal cavallo questi <strong>sparò subito alla testa</strong> di una bambina. Con calma ricaricò il fucile e poi mirò alla testa dell'altra. Infine fece fuoco sul corpo della donna che, malgrado la grave ferita, si finse morta. Il soldato usò poi il fucile per spiarla sotto i vestiti e finalmente ripartì. La donna riuscì successivamente a salvarsi grazie alle cure di un medico ma, fra gli scampati al massacro, soltanto in pochi ce l'hanno fatta.<br /><br />Il 3 gennaio 1891, appena cinque giorni dopo quei fatti, sarà pubblicato un editoriale ad Aberdeen (SD) in cui è scritto: <br /><br />“<strong>Il primo Pioniere ha dichiarato che la nostra sicurezza dipende solo dal totale sterminio degli Indiani. Dobbiamo cancellare dalla faccia della terra queste creature non addomesticate né addomesticabili</strong>”. <br /><br />Questa apologia del <strong>genocidio</strong> fu firmata dallo scrittore L. Frank Baum.<br /><br />La stessa mano che dieci anni dopo ci regalò “<strong><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Il_meraviglioso_mago_di_Oz">Il meraviglioso mago di Oz</a></strong>” <br /><br /><br /><object width="425" height="355"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/wTY2pmKguDg&rel=1"></param><param name="wmode" value="transparent"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/wTY2pmKguDg&rel=1" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" width="425" height="355"></embed></object><br /><br /><strong>Ghost Dance</strong><br />Robbie Robertson & The Red Road Ensemble <br /><br />Crow has brought the message<br />to the children of the sun<br />for the return of the buffalo<br />and for a better day to come<br /><br />You can kill my body<br />You can damn my soul<br />for not believing in your god<br />and some world down below<br /><br />You don't stand a chance<br />against my prayers<br />You don't stand a chance<br />against my love<br />They outlawed the Ghost Dance<br />but we shall live again,<br />we shall live again<br /><br />My sister above<br />She has red paint<br />She died at Wounded Knee<br />like a later day saint<br /><br />You got the big drum in the distance<br />blackbird in the sky<br />That's the sound that you hear<br />when the buffalo cry<br /><br />You don't stand a chance<br />against my prayers<br />You don't stand a chance<br />against my love<br />They outlawed the Ghost Dance<br />but we shall live again,<br />we shall live again<br /><br />Crazy Horse was a mystic<br />He knew the secret of the trance<br />And Sitting Bull the great apostle<br />of the Ghost Dance<br /><br />Come on Comanche<br />Come on Blackfoot<br />Come on Shoshone<br />Come on Cheyenne<br /><br />We shall live again<br /><br />Come on Arapaho<br />Come on Cherokee<br />Come on Paiute<br />Come on Sioux<br /><br />We shall live again<br /><br /><div style="border: 0px solid rgb(84, 138, 218);" align="left"><strong>Se l'articolo ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=18811228a8b34bc7" allowtransparency="true" style="width: 88%; height: 42px;" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare le mie notizie anche in <a target="_blank" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" title="Votami su OKNOtizie">questa pagina</a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-58591991144171581162007-12-28T15:49:00.000+01:002008-12-10T01:44:17.494+01:00Il mondo ha bisogno di nuovi esorcisti<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVf0AkBJ1pHxEvePoDWdb3h-IfvySG0TgFafhyphenhyphenW2mWYd69iwGsGIN8vMUfN_GXS0DcwRf6mbVinm02jvJX7jlry3dodkCn78Ss0D8X-RCPeJbhpYzL5BAtsyf1s_KLblszgZGR1TPkVfkB/s1600-h/11.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVf0AkBJ1pHxEvePoDWdb3h-IfvySG0TgFafhyphenhyphenW2mWYd69iwGsGIN8vMUfN_GXS0DcwRf6mbVinm02jvJX7jlry3dodkCn78Ss0D8X-RCPeJbhpYzL5BAtsyf1s_KLblszgZGR1TPkVfkB/s400/11.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5149065035764477122" /></a><br /><strong>Pare che Benedetto XVI <a href="http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200712articoli/28794girata.asp">stia per per obbligare i vescovi</a>, non solo italiani ma di tutto il mondo, ad istituire in ogni diocesi un numero stabile di preti «specializzati» in esorcismo, ciò anche al fine di evitare che i «posseduti» debbano continuamente spostarsi da un luogo all’altro.</strong><br /><br />La protesta dei <a href="http://www.orvietosi.it/notizia.php?id=12962">pendolari</a> (<strong>indiavolati</strong>) sembrerebbe dunque avvicinarsi a una soluzione.<br /><br />In Africa invece si è reso necessario interpellare il Garante per la concorrenza al fine di impedire che il <a href="http://narcomatra.blogspot.com/2007/12/bimbi-stregoni.html"><strong>mercato dell'esorcismo </strong></a>venga pesantemente inflazionato dall'immissione di nuovi operatori del settore.<br /> <br />Diverso è il caso dell'Italia. Qui infatti i dati confermano che i preti cattolici specializzati possono ancora godere dell'esclusiva sui «<a href="http://www.stefanobolognini.it/attualita/preti.html"><strong>posseduti</strong></a>».<br /><br /><br /><div style="border: 0px solid rgb(84, 138, 218);" align="left"><strong>Se l'articolo ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=312002d0a20582d1" allowtransparency="true" style="width: 88%; height: 42px;" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare le mie notizie anche in <a target="_blank" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" title="Votami su OKNOtizie">questa pagina</a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-20852736603829442272007-12-26T19:00:00.000+01:002008-12-10T01:44:17.646+01:00Ancora il 26 dicembre: 11 anni dopo il naufragio di Porto Palo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbobyxsP5X0mA19_ExbPhnqLcPnKaWCj1xYNzuX_eY-8KaJF1xgDcRBW_7HJf9CMiIGMm-B7yh7hq2DsGLGsQ8tO4dzQQlFSG3f2RhKPkdL2rnTbfbeuBf95SIf33VPA4bpmpVJHzsssU5/s1600-h/foto_06_6.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbobyxsP5X0mA19_ExbPhnqLcPnKaWCj1xYNzuX_eY-8KaJF1xgDcRBW_7HJf9CMiIGMm-B7yh7hq2DsGLGsQ8tO4dzQQlFSG3f2RhKPkdL2rnTbfbeuBf95SIf33VPA4bpmpVJHzsssU5/s400/foto_06_6.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5148393826865392818" /></a><br /><br /><strong>Quando siamo tornati a pesca dopo le vacanze di natale, si sono cominciate a pescare delle cose strane, cose che di solito non si pescano e che restavano invece nelle reti: scarpe, pantaloni, maglie e quant’altro. Poi qualcuno ha cominciato a dire in paese che avevano pescato dei “Tonni”… ancora più strano: non si pescano dei tonni con la rete a strascico. Non riuscivo proprio a capire all’inizio cosa volessero dire. Solo qualche giorno dopo ho capito che quello che avevano pescato nelle reti non erano tonni ma erano cadaveri… cadaveri in decomposizione.</strong> [<a href="http://www.meltingpot.org/articolo9296.html">meltingpot.org</a>]<br /><br />Sono passati oggi 11 anni. <br /><br />Da 11 anni Anpalagan Ganeshu, allora 17enne, e altri 282 migranti giacciono in fondo al mare.<br /><br />Da 11 anni i familiari delle vittime attendono di poter posare un fiore sulle tombe dei loro cari.<br /><br />Da 11 anni la promessa delle istituzioni di recuperare le salme è ancora soltanto una promessa.<br /><br />Da 11 anni la più grande tragedia del mare degli ultimi 50 anni è senza un colpevole.<br /><br />Da 11 anni la pesca dei “tonni” viene ancora praticata nelle nostre acque.<br /><br />Da 11 anni, soltanto nel canale di Sicilia, altri 2.175 migranti sono stati inghiottiti dagli abissi.<br /><br /><em>Ora gli scheletri riemergono. Ciascuno guardi nel suo armadio. <br />Se quei corpi saranno affidati a coloro che si sono battuti in questi anni per la verità e la giustizia, se si darà la parola a loro e non solo all’effimero sensazionalismo delle immagini, se saremo capaci di memoria e di rispetto - forse il loro sacrificio non sarà stato vano. <br />Forse siamo in tempo a cambiare strada, ciascuno per la sua parte. <br />Forse.</em><br /><br />Dino Frisullo<br /><br />L’articolo commemorativo scelto da <a href="http://www.meltingpot.org/articolo11825.html">meltingpot</a><br /><br /><div style="border: 0px solid rgb(84, 138, 218);" align="left"><strong>Se l'articolo ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=183000c9feea0965" allowtransparency="true" style="width: 88%; height: 42px;" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare le mie notizie anche in <a target="_blank" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" title="Votami su OKNOtizie">questa pagina</a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-68402924153449494752007-12-23T16:16:00.000+01:002008-12-10T01:44:17.797+01:00La tregua di Natale<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYNzJhKudKQXpKsOno1EGI6ak6bsDKopQxZtkhqRbpthBQK-1r1uwTONrgN1uptiJzMH42cak_rSyUl2jaGOzwQHt3VgEiIRDGDX-vaTQoPRMZgW1tv3tSySoHQfKB4abVzqHSVvr5Ocig/s1600-h/ChristmasTrenchesNew.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYNzJhKudKQXpKsOno1EGI6ak6bsDKopQxZtkhqRbpthBQK-1r1uwTONrgN1uptiJzMH42cak_rSyUl2jaGOzwQHt3VgEiIRDGDX-vaTQoPRMZgW1tv3tSySoHQfKB4abVzqHSVvr5Ocig/s400/ChristmasTrenchesNew.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5147251030557207714" /></a><br /><br /><strong>Giorno di Natale 1914.</strong><br /><br /><strong>Janet, sorella cara,<br />sono le due del mattino e la maggior parte degli uomini dormono nelle loro buche, ma io non posso addormentarmi se prima non ti scrivo dei meravigliosi avvenimenti della vigilia di Natale.<br /><br />In verità, ciò che è avvenuto è quasi una fiaba, e se non l'avessi visto coi miei occhi non ci crederei.</strong><br /><br />Cominciava così la lettera di un soldato inglese intento a descrivere gli straordinari avvenimenti a cui aveva appena assistito e che ebbero inizio alla vigilia del 25 dicembre 1914.<br /><br />Si trattò di un vero e proprio miracolo secondo i soldati inglesi e tedeschi che, nel corso della prima guerra mondiale, si fronteggiavano dalle rispettive trincee nella regione di Ypres, in Belgio.<br /><br />Si trattò di un vero e proprio disastro secondo gli alti comandi di entrambe le parti.<br /><br />Era scoppiata la Pace. Improvvisamente. Senza alcun preavviso. Una Pace spontanea scaturita dal cuore degli uomini. Non dalle gerarchie militari.<br /><br />I tedeschi nelle loro trincee avevano addobbato gli alberi con le candeline, alberi di Natale appartenenti ad una tradizione allora sconosciuta agli inglesi, così come i canti natalizi che giungevano da quel fronte. Così fin quando non si sentì intonare la canzone "Stille Nacht", conosciuta in inglese come "Silent Night" (la nostra Astro del ciel). Da quel momento i canti si unirono in un’unica voce. Tutti cantavano la stessa canzone seppure in lingua diversa. Ecco il segnale. <br /><br /><em>“Uno degli inglesi venne fuori dalla trincea tenendo le mani in alto. In una aveva un berretto pieno di sigarette e tabacco inglesi; strinse le mani ai due tedeschi e augurò loro Merry Christmas. Questi ricambiarono l’augurio. Allora gli inglesi nelle trincee e tutti noi battemmo le mani e gridammo con entusiasmo: Bravi”</em> <br /><br />Nella <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Terra_di_nessuno">terra di nessuno</a>, da entrambe le parti, gli uomini arrivavano di corsa per potersi incontrare, per potersi scambiare gli indirizzi e ogni sorta di souvenir, cioccolato, tè, caffè, alcol, sigarette, carne in scatola. Si racconta perfino di una partita di calcio resa possibile grazie ad alcuni stracci e un po’ di spago messi insieme per fabbricare il pallone. La <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Tregua_di_Natale">tregua di Natale</a> consentì inoltre il recupero delle salme dei caduti a cui seguirono le cerimonie di sepoltura, dove i soldati di entrambi gli schieramenti parteciparono uniti nel dolore e nella preghiera. <br /><br />Tradimento passibile della corte marziale. Così venne definito dai Generali questo atto di pacificazione. Un atto di pacificazione che avrebbe potuto risparmiare la vita a milioni di persone (al momento dell'armistizio, nel 1918, quindici milioni di persone erano state massacrate).<br /><br />Un atto di pacificazione assai pericoloso. Che come tale doveva essere occultato. <br /><br />Ci penserà una canzone del 1988 a restituire popolarità ai fatti di quell’incancellabile Natale.<br /><br />A proposito, <strong>buon Natale </strong>a tutti voi.<br /><br /><br /><strong>Natale nelle trincee</strong><br />Testo e musica di John McCutcheon<br /><br /><em>Il mio nome è Francis Tolliver, vengo da Liverpool.<br />Due anni fa la guerra mi aspettava dopo la scuola.<br />Nel Belgio e nelle Fiandre, in Germania e qui<br />Ho combattuto per il Re e per il paese che amo.<br />Era Natale nelle trincee, dove il gelo si attanaglia così amaramente,<br />I campi ghiacciati della Francia erano immobili, nessuna Canzone di Natale venne cantata<br />Le nostre famiglie in Inghilterra stavano brindando a noi quel giorno<br />I loro coraggiosi e gloriosi ragazzi così lontani.<br /><br />Stavo disteso con il mio compagno sul terreno freddo e roccioso<br />Quando attraverso le fila della battaglia venne un suono strano<br />Dico io, "Adesso ascoltatemi, ragazzi!" ogni soldato si tese per ascoltare<br />Mentre la voce di un giovane Tedesco cantava limpidamente.<br />"Sta cantando maledettamente bene, sai!" mi dice il mio compagno<br />Subito, una ad una, la voce di ogni Tedesco si unisce alla sua in armonia<br />I cannoni riposarno in silenzio, le nuvole di gas smisero di addensarsi<br />Mentre il Natale ci portava una tregua dalla guerra<br />Non appena ebbero finito e fu passata una pausa di reverenza<br />"Dio ti salvi, Gentiluomo" gridarono alcuni ragazzi del Kent<br />Le successive che cantarono furono "Stille Nacht", "Tis Silent Night", dico io<br />Ed in due lingue una canzone riempiva quel cielo<br />"C'è qualcuno che sta venendo verso di noi!" gridò la sentinella dal fronte<br />Tutti gli sguardi erano fissi su una lunga figura che veniva fuori dal loro fianco<br />La sua truce bandiera, come una stella di Natale, mostrata su quella pianura così luminosa<br />Mentre lui, coraggiosamente, marciava disarmato nella notte<br />Subito ad uno ad uno entrambi i lati camminarono nella Terra di Nessuno<br />Senza né un'arma né una baionetta ci siamo incontrati lì, mano su mano<br />Abbiamo condiviso del brandy segreto e ci siamo scambiati gli auguri l'un altro<br />Ci siamo scambiati cioccolate, sigarette, e fotografie delle nostre case<br />Questi figli e padri lontani dalle loro famiglie<br />Il giovane Sanders suonò la sua fisamonica e loro avevano un violino<br />Questa curiosa e improbabile banda di uomini<br /><br />Presto la luce del giorno irruppe sopra di noi e la Francia fu di nuovo la Francia<br />Con tristi addii ci preparammo a ritornare in guerra<br />Ma la domanda che infestò ogni cuore che visse quella meravigliosa notte<br />"La famiglia di chi ho fissato con i miei occhi?"<br />Era Natale nelle trincee, dove il gelo si attanaglia così amaramente,<br />I campi ghiacciati della Francia erano scaldati mentre canzoni di pace venivano cantate<br />Perché i muri che erano tenuti tra di noi per obbligarci al lavoro della guerra<br />Erano crollari e spariti per sempre<br /><br />Il mio nome è Francis Tolliver, vivo a Liverpool<br />Ogni Natale che giunge dalla Prima Guerra Mondiale, Ho imparato bene la lezione<br />Che coloro che invocano gli spari non saranno tra i morti e gli invalidi<br />E alla fine di ogni fucile, siamo sempre gli stessi.</em><br /><br /><object width="425" height="355"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/QTXhZ4uR6rs&rel=1"></param><param name="wmode" value="transparent"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/QTXhZ4uR6rs&rel=1" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" width="425" height="355"></embed></object><br /><br /><strong>Christmas in the Trenches </strong><br /><br /><em>My name is Francis Tolliver, I come from Liverpool.<br />Two years ago the war was waiting for me after school.<br />To Belgium and to Flanders, to Germany to here<br />I fought for King and country I love dear.<br />'Twas Christmas in the trenches, where the frost so bitter hung,<br />The frozen fields of France were still, no Christmas song was sung<br />Our families back in England were toasting us that day<br />Their brave and glorious lads so far away.<br /><br />I was lying with my messmate on the cold and rocky ground<br />When across the lines of battle came a most peculiar sound<br />Says I, "Now listen up, me boys!" each soldier strained to hear<br />As one young German voice sang out so clear.<br />"He's singing bloody well, you know!" my partner says to me<br />Soon, one by one, each German voice joined in harmony<br />The cannons rested silent, the gas clouds rolled no more<br />As Christmas brought us respite from the war<br />As soon as they were finished and a reverent pause was spent<br />"God Rest Ye Merry, Gentlemen" struck up some lads from Kent<br />The next they sang was "Stille Nacht." "Tis 'Silent Night'," says I<br />And in two tongues one song filled up that sky<br />"There's someone coming toward us!" the front line sentry cried<br />All sights were fixed on one long figure trudging from their side<br />His truce flag, like a Christmas star, shown on that plain so bright<br />As he, bravely, strode unarmed into the night<br />Soon one by one on either side walked into No Man's Land<br />With neither gun nor bayonet we met there hand to hand<br />We shared some secret brandy and we wished each other well<br />And in a flare-lit soccer game we gave 'em hell<br />We traded chocolates, cigarettes, and photographs from home<br />These sons and fathers far away from families of their own<br />Young Sanders played his squeezebox and they had a violin<br />This curious and unlikely band of men<br /><br />Soon daylight stole upon us and France was France once more<br />With sad farewells we each prepared to settle back to war<br />But the question haunted every heart that lived that wonderous night<br />"Whose family have I fixed within my sights?"<br />'Twas Christmas in the trenches where the frost, so bitter hung<br />The frozen fields of France were warmed as songs of peace were sung<br />For the walls they'd kept between us to exact the work of war<br />Had been crumbled and were gone forevermore<br /><br />My name is Francis Tolliver, in Liverpool I dwell<br />Each Christmas come since World War I, I've learned its lessons well<br />That the ones who call the shots won't be among the dead and lame<br />And on each end of the rifle we're the same.</em><br /><br /><br /><div style="border: 0px solid rgb(84, 138, 218);" align="left"><strong>Se l'articolo ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=19300071c8dcfe83" allowtransparency="true" style="width: 88%; height: 42px;" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare le mie notizie anche in <a target="_blank" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" title="Votami su OKNOtizie">questa pagina</a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-43594820601464258052007-12-21T11:59:00.000+01:002008-12-10T01:44:18.368+01:00L'età dei Santi<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXzva5dhmpmXt6nCAvNDcF_UAFvu4qnycXhZ5pSslO9UTaHXQ9X1yxWIyNptFNmfbgHEEtr6n1lyJjbRc8W-tOBVsWH_LJY4_n3GZGkRjy3xT3LBxdZXXmoQdS0Pkyer4w7fjvQML0IW56/s1600-h/papa140.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXzva5dhmpmXt6nCAvNDcF_UAFvu4qnycXhZ5pSslO9UTaHXQ9X1yxWIyNptFNmfbgHEEtr6n1lyJjbRc8W-tOBVsWH_LJY4_n3GZGkRjy3xT3LBxdZXXmoQdS0Pkyer4w7fjvQML0IW56/s400/papa140.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5146379701951933570" /></a><strong>Papa: Santità per tutte le età</strong><br /><br /><a href="http://www.expobg.it/modules/news/article.php?storyid=8658">expobg.it</a>, <em>20 dicembre 2007</em><br /><br /><em>"<strong>La santità è per tutte le età</strong>: per i <strong>bambini</strong> e per i giovani, per gli adulti e per gli anziani". Lo ha detto Benedetto XVI, ricevendo oggi in udienza una rappresentanza di ragazzi dell'Azione Cattolica, accompagnata dal presidente Luigi Alici e dell'assistente generale, mons. Domenico Sigalini. </em><br /><br />Non metto in discussione le affermazioni del Papa delle quali, anzi, devo prendere atto. Allo stesso modo però non posso fare a meno di notare quali siano le caratteristiche che solitamente contraddistinguono la santità dei bambini, laddove in essi sia stata ufficialmente riconosciuta:<br /><br /><strong>Sant’Agnese. Trafitta con un colpo di spada, 12 anni<br /><br />Beata Albertina Berkenbrock. Sgozzata dopo un tentativo di stupro, 12 anni<br /><br />Beati Cristoforo Antonio e Giovanni. Uccisi a bastonate. 13 anni<br /><br />San Domenico del Val. Seviziato e ucciso, 7 anni<br /><br />Santa Maria Goretti. Accoltellata dopo un tentativo di stupro, 11 anni<br /><br />San Pancrazio. Decapitato, 13 anni<br /><br />San Pietro Yu Tae-ch’ol. Strangolato, 13 anni<br /><br />Sant' Ugo di Lincoln. Seviziato e ucciso, 11 anni<br /><br />San Vito. Seviziato e ucciso, 13 anni<br /><br />Sant’Agata. Seviziata e uccisa, 15 anni<br /><br />Santi Tommaso, Antonio e Lodovico. Martiri, fanciulli<br /><br />Beato José Sanchez Del Rio.Ucciso con un colpo di pistola, 14 anni<br /><br />Beato Andrea da Rinn. Seviziato e ucciso, 2 anni<br /><br />Beati Daudi Okelo e Jildo Irwa. Giustiziati, 18 e 14 anni<br /><br />Beato Guglielmo di Norwich. Ucciso, 12 anni<br /><br />Beato Giovannino Costa. Ucciso, 12 anni</strong><br /><br />...<br /><br />La santità sarà anche per tutte le età, ma decisamente preferirei che questa 'fortuna' almeno risparmiasse i bambini.<br /><br /><br /><div style="border: 0px solid rgb(84, 138, 218);" align="left"><strong>Se l'articolo ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=31110050c7f2ca24" allowtransparency="true" style="width: 88%; height: 42px;" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare le mie notizie anche in <a target="_blank" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" title="Votami su OKNOtizie">questa pagina</a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-36573607685470199602007-12-20T11:15:00.000+01:002008-12-10T01:44:18.671+01:00Welby<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixjwdfAPhI-oGy3FGi59hUJBNeErV2bJeTTbN-56W-p_zMX-UBrajNExpMvIZs62zwMgTs-sth5DqJgTS7Ru2apBdENR4nojr5tfTuHpnwmzPNAwl_W2rCRukOVWJ6iLt10cS4yVlDzsVF/s1600-h/welby_linguaccia_thumb.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixjwdfAPhI-oGy3FGi59hUJBNeErV2bJeTTbN-56W-p_zMX-UBrajNExpMvIZs62zwMgTs-sth5DqJgTS7Ru2apBdENR4nojr5tfTuHpnwmzPNAwl_W2rCRukOVWJ6iLt10cS4yVlDzsVF/s400/welby_linguaccia_thumb.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5146000821411916914" /></a><strong>Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. Io non sono né un malinconico né un maniaco depresso – morire mi fa orrore, purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita – è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche. Il mio corpo non è più mio... è lì, squadernato davanti a medici, assistenti, parenti. (...) <br /><br />Per il modo in cui le nostre possibilità tecniche ci mantengono in vita, verrà un giorno che dai centri di rianimazione usciranno schiere di morti-viventi che finiranno a vegetare per anni. (...)<br /><br />Sua Santità, Benedetto XVI, ha detto che “di fronte alla pretesa, che spesso affiora, di eliminare la sofferenza, ricorrendo perfino all'eutanasia, occorre ribadire la dignità inviolabile della vita umana, dal concepimento al suo termine naturale”. (...) Io credo che si possa, per ragioni di fede o di potere, giocare con le parole, ma non credo che per le stesse ragioni si possa “giocare” con la vita e il dolore altrui. <br /><br />Piergiorgio Welby, 26 dicembre 1945 – 20 dicembre 2006</strong>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-37882022170859347222007-12-18T15:35:00.000+01:002008-12-10T01:44:18.811+01:00Strange Fruit<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq3Irh_xz1_MURbVWF0AMHSvRAluQQRVFiFweNHbKJuurs2s72RyCY6ce0NOHiZBKADwzNDol2dFYN_i1VPJwMLBtVNUuafbntYoykuTb-vyrSHWk-9FGh1qx0WnFZV6B95jAoXl8ZmxSY/s1600-h/hanged2.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq3Irh_xz1_MURbVWF0AMHSvRAluQQRVFiFweNHbKJuurs2s72RyCY6ce0NOHiZBKADwzNDol2dFYN_i1VPJwMLBtVNUuafbntYoykuTb-vyrSHWk-9FGh1qx0WnFZV6B95jAoXl8ZmxSY/s400/hanged2.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5145383497172528162" /></a><br /><strong>Gran brutta malattia il razzismo. Più che altro strana: colpisce i bianchi, ma fa fuori i neri. </strong>Albert Einstein<br /><br />Il 18 dicembre 1865 gli Stati Uniti d’America approvano il XIII emendamento:<br /><br /><em>La schiavitù o altra forma di costrizione personale non potranno essere ammesse negli Stati Uniti, o in luogo alcuno soggetto alla loro giurisdizione, se non come punizione di un reato per il quale l'imputato sia stato dichiarato colpevole con la dovuta procedura.</em><br /><br />Il 18 dicembre 1865 l’abolizione dello schiavismo apre le porte al segregazionismo.<br /> <br />L’ideologia razzista si rafforza e viene istituzionalizzata da numerosi stati attraverso l’introduzione di leggi discriminatorie che imponevano la netta separazione dei bianchi rispetto ai “negri” nelle scuole, nei ristoranti, nei teatri, negli alberghi, nei cimiteri, alle fontanelle, ai gabinetti, sui mezzi di trasporto pubblico e persino nelle aule dei tribunali.<br /><br />il 24 dicembre di quello stesso anno, 6 giorni dopo la ratifica del XIII emendamento, a Pulaski, nel Tennese, sei bravi giovani della buona borghesia del Sud si riuniscono nello studio del giudice Jones, padre di uno di loro, per dar vita ad una confraternita segreta a cui danno il nome di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ku_Klux_Klan">Klu Klux Klan</a>. <br /><br />La confraternita, sopravvissuta a più riprese e sotto varie forme per oltre 100 anni, arrivò a contare negli anni ’20 oltre 4 milioni di membri fra i quali molti politici influenti. L’oppressione del popolo afroamericano veniva messa in atto da questa organizzazione ricorrendo sistematicamente ad orribili violenze. La tortura più frequente prevedeva il marchio a fuoco di tre “K” sulla pelle delle vittime, ma anche linciaggi, stupri, impiccagioni e incendi di case e scuole erano all’ordine del giorno.<br /><br />Era l’espressione più estrema di un sentimento condiviso e diffuso in buona parte del Paese. Ancora oggi, nonostante le tante battaglie e l’affermazione del movimento per i diritti civili degli anni Sessanta, il razzismo continua a serpeggiare negli Stati Uniti ed in particolare nel Sud.<br /><br />Emblematico il caso dei <a href="http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=73963">6 di Jena</a> che risale ad appena un anno fa e che pure sembra riportarci a quei macabri rituali, così cari ai seguaci del Ku klux Klan, con tanto di cappi che penzolano dai rami a mo’ di avvertimento. <br /><br />C’è una canzone straordinaria di Billie Holiday, Strange Fruit, che racconta di quei cappi, anzi, più precisamente dei corpi che vi erano appesi per il collo.<br /><br />Ogni volta che mi capita di ascoltarla ripenso ai neri d’america di fine anni ’30: li immagino ballare lievemente sulle note della soave melodia che racconta orrore... il loro orrore.<br /><br />Strange Fruit venne ispirata da una fotografia, che poi è quella che introduce il post, e che documenta il linciaggio di <a href="http://www.sacripante.it/003/ideefisse/12.asp">Thomas Shipp ed Abram Smith</a>, due neri delle piantagioni del Sud.<br /><br /><strong>Uno Strano Frutto</strong><br /><br /><em>Gli alberi del Sud danno uno strano frutto,<br />Sangue sulle foglie e sangue alle radici,<br />Neri corpi impiccati oscillano alla brezza del Sud,<br />Uno strano frutto pende dai pioppi.<br /><br />Una scena bucolica del valoroso Sud,<br />Gli occhi strabuzzati e le bocche storte,<br />Profumo di magnolie, dolce e fresco,<br />Poi improvviso l’odore di carne bruciata.<br /><br />Ecco il frutto che i corvi strapperanno,<br />Che la pioggia raccoglierà, che il vento porterà via,<br />Che il sole farà marcire, che gli alberi lasceranno cadere<br />Ecco uno strano ed amaro raccolto.</em><br /><br /><object width="425" height="355"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/h4ZyuULy9zs&rel=1"></param><param name="wmode" value="transparent"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/h4ZyuULy9zs&rel=1" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" width="425" height="355"></embed></object><br /><br /><strong>Strange Fruit</strong><br /><br /><em>Southern trees bear strange fruit,<br />Blood on the leaves and blood at the root,<br />Black bodies swinging in the southern breeze,<br />Strange fruit hanging from the poplar trees.<br /><br />Pastoral scene of the gallant south,<br />The bulging eyes and the twisted mouth,<br />Scent of magnolias, sweet and fresh,<br />Then the sudden smell of burning flesh.<br /><br />Here is fruit for the crows to pluck,<br />For the rain to gather, for the wind to suck,<br />For the sun to rot, for the trees to drop,<br />Here is a strange and bitter crop.</em><br /><br /><div style="border: 0px solid rgb(84, 138, 218);" align="left"><strong>Se l'articolo ti è piaciuto, vota OK</strong><br /><iframe src="http://oknotizie.alice.it/go_frametop.html.php?us=193000a8904fc1bf" allowtransparency="true" style="width: 88%; height: 42px;" frameborder="0" scrolling="no"></iframe><br />Puoi votare le mie notizie anche in <a target="_blank" href="http://oknotizie.alice.it/domain/narcomatra.blogspot.com/all" title="Votami su OKNOtizie">questa pagina</a>.</div>narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-55947891026035392482007-12-17T16:29:00.000+01:002008-12-10T01:44:19.127+01:00Emergenza Rifiuti<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi30mBg9gBh0-ENBls-B7yxwYCl18hPJSLEX3EWQFp20AwwSfQ6DuwRei83whfW53o0GhyTbBI9xKkdZ7NSJ8M4VKP-0dD-JBvDtpDATqRM2ve8qfrraS6Z8iP5n3EYEBKDMLYUqiVVjWbO/s1600-h/garbage.gif"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi30mBg9gBh0-ENBls-B7yxwYCl18hPJSLEX3EWQFp20AwwSfQ6DuwRei83whfW53o0GhyTbBI9xKkdZ7NSJ8M4VKP-0dD-JBvDtpDATqRM2ve8qfrraS6Z8iP5n3EYEBKDMLYUqiVVjWbO/s400/garbage.gif" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5144917677904505874" /></a><br /><strong>Neonato abbandonato in un cassonetto</strong><br /><br /><em>Il bambino trovato in uno dei contenitori usati per la raccolta degli abiti usati. Era semiassiderato ma vivo.</em> <a href="http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_17/neonato_abbandonato_varese_94fb93f8-ac80-11dc-b79e-0003ba99c53b.shtml">Corriere della Sera</a>, 17 dicembre 2007<br /><br /><strong>La raccolta differenziata funziona.</strong> <a href="http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/fermo/2007/12/13/54795-raccolta_differenziata_funziona.shtml">il Resto del Carlino.it</a><br /><br />.narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-77117438416537218482007-12-14T15:43:00.000+01:002008-12-10T01:44:19.318+01:00Bimbi stregoni<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhexlJVF-ROxrrjHb16Zk1vXsW9mXoCPdzPIFJVgLGEz_xdP8HgG-tcJBQYwKTDbqoNM8K1J5BDVFf8Hpoy2wT-PfW2qKgGeygeMs2nu2tY9P1A6aBwZC7SWly7arG8vYXGnYapC-PoyaaO/s1600-h/bambinistregoni.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhexlJVF-ROxrrjHb16Zk1vXsW9mXoCPdzPIFJVgLGEz_xdP8HgG-tcJBQYwKTDbqoNM8K1J5BDVFf8Hpoy2wT-PfW2qKgGeygeMs2nu2tY9P1A6aBwZC7SWly7arG8vYXGnYapC-PoyaaO/s400/bambinistregoni.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5143876109680520178" /></a><br />Incredibile ma sfortunatamente vero.<br /> <br />Esistono ancora delle popolazioni che credono alle streghe. Migliaia di bambini sono vittime della caccia alle streghe lanciata dalle chiese evangeliche nella regione nigeriana del Delta del Niger, ricca di petrolio, ma dove la popolazione locale vive in condizioni di estrema povertà. <br /><br />Proprio in questi giorni, "Observer" ha pubblicato un reportage dove riporta le torture e le malvagità alle quali i bambini vengono sottoposti grazie all'ignoranza dei genitori, troppo poveri e spaventati per riuscire a contraddire chi approfitta della loro fede. <br /><br />I bambini che vengono bollati come streghe dai pastori evangelici subiscono abusi, vengono abbandonati e persino uccisi nel piccolo stato nigeriano di Akwa Ibom, mentre i religiosi intascano ingenti somme dalle loro famiglie e comunità. <br /><br /><strong>I minori vengono bruciati, avvelenati, frustati, legati agli alberi, sepolti vivi o semplicemente malmenati e costretti a vivere nella foresta</strong>. <br /><br />Alcune famiglie mettono insieme la somma necessaria per praticare l'esorcismo, spesso pari a tre o quattro mesi di salario di un operaio, pur di cacciare lo spirito maligno che ritengono si sia impossessato del bambino. Spiriti ritenuti responsabili di qualsiasi cosa, dai divorzi alle malattie, dagli infortuni alla perdita del lavoro. <br /><br /><a href="http://www.deapress.com/notizie/internazionale/nigeria-migliaia-di-bambini-ucissi.html">Rezarta Selam Eminaj - DEApress</a>, 10 dicembre 2007<br /><br />Capisco bene che la notizia, per quanto poco diffusa dai media nostrani, sia di forte impatto emotivo. Eppure, contrariamente a quanto si potrebbe credere, quello dei bambini considerati stregoni non è un fenomeno isolato, nè tantomeno nuovo. E' anzi una pratica diffusa in buona parte del continente africano di cui si è a conoscenza da almeno 15 anni. <br /><br />Sono oltre quarantamila i bambini che in Congo, Nigeria, Liberia, Angola e Sudafrica, portano sulla pelle e sull'anima i segni dell'atroce follia degli adulti. <br /><br />Sono i capri espiatori perfetti. Introiettano le accuse che vengono loro rivolte e le accettano con rassegnazione. Perchè negli adulti bisogna aver fiducia...<br /><br />Riporto di seguito una testimonianza della Dott.ssa Laura Perna che dirige un ospedale pediatrico vicino Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo. Una testimonianza che è come un pugno nello stomaco, con la differenza che per noi 'il pugno nello stomaco' è solo una metafora, mentre per loro...<br /><br />«ci dobbiamo occupare dei bambini stregoni, un fenomeno che si sta sviluppando in modo esponenziale, legato al continuo propagarsi delle sette religiose che in Africa è diventato un business odioso e diffuso. Quando in una famiglia accade qualcosa di spiacevole o doloroso, la perdita del lavoro o la morte di un parente prossimo, la colpa viene data al malocchio e si cerca dunque il colpevole. Così gli adulti vanno dai santoni delle varie chiese cristiane che proliferano e che promettono miracoli e prodigi. Quei falsi profeti individuano i bambini come i responsabili del maleficio, meglio se i piccoli sono affetti da malattie psichiche o da deformazioni fisiche che li rendono diversi. I genitori e i parenti non fanno fatica a credere che siano posseduti dal demonio. I piccoli, marchiati come portatori del male, vengono riempiti di botte, torturati, seviziati e, infine, portati dall'esorcista. È l'inizio della fine. I supplizi diventano infiniti: seviziati con ferri incandescenti, gettati nelle fiamme, aperti con coltellacci per far uscire dalle ferite il diavolo». <br /><br /><strong>I torturati urlano? È il demonio che esce</strong><br /><br />«Guardi cos'hanno fatto a questo bambino» aggiunge Mrs Kokò, come chiamano quaggiù la dottoressa Perna, abbassando i pantaloncini a un bimbo che avrà non più di sei anni «gli hanno tagliato il pene!» La ferita è bestiale e ci si domanda come certi esseri umani possano arrivare a tanto solo per un pugno di soldi. «Più la vittima grida dal dolore e più il santone ammonisce i suoi genitori: "Vedete? È posseduto dal diavolo e Belzebù ora sta uscendo". È ovvio che qualsiasi essere umano torturato urli dal dolore, ma gli adulti sono accecati dalle superstizioni, dai tabù e dalle credenze irrazionali. Sono disgraziati, poveri e derelitti e non riescono a capire che si tratta solo di fantasie inventate dai sacerdoti per poter guadagnare denaro a man bassa. Ministri di culti il cui unico scopo è sfruttare la disperazione di chi spera di migliorare la propria vita grazie a interventi miracolosi». <br /><br />L'articolo completo di Massimo A. Alberizzi su <a href="http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273303">Cicap</a><br /><br />.narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-6617991567155633936.post-24905176736932219292007-12-12T12:54:00.000+01:002008-12-10T01:44:19.642+01:00Scaffali vuoti nei supermercati e code interminabili<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkUfYlg0RAnpWVaf0sDRRP0JTBPrsfPQ6GqBTsnX1mpvU4dzRZ_qD3dCePjDF8pp7SfqNydMgL91gmIPMSb6IgiR4MysimnyGAk3VzmekmKd2_4_ogKDdm8XX487WLkOdx9kSSfJSvjO2j/s1600-h/children-wait-for-the-food.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkUfYlg0RAnpWVaf0sDRRP0JTBPrsfPQ6GqBTsnX1mpvU4dzRZ_qD3dCePjDF8pp7SfqNydMgL91gmIPMSb6IgiR4MysimnyGAk3VzmekmKd2_4_ogKDdm8XX487WLkOdx9kSSfJSvjO2j/s400/children-wait-for-the-food.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5143055372535741010" /></a><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1I-PNYyyee7NjKPLLWf471XH7JZ_jjW7vD3YrPR9K9vUrfRsqkxDHtHhf8WXBYi-eO3z_Jtx0Cpzq7Y8eJKGv6kUPs7ageWX6XDYzIaF6a7QZM8kBrDpr3AnaLDAh6fGEAwvTCmecnOB-/s1600-h/tir.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1I-PNYyyee7NjKPLLWf471XH7JZ_jjW7vD3YrPR9K9vUrfRsqkxDHtHhf8WXBYi-eO3z_Jtx0Cpzq7Y8eJKGv6kUPs7ageWX6XDYzIaF6a7QZM8kBrDpr3AnaLDAh6fGEAwvTCmecnOB-/s400/tir.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5143056746925275746" /></a><br /><br />MILANO - <a href="http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_12/Tir_blocchi_terzo_giorno_a18b70de-a88e-11dc-8e86-0003ba99c53b.shtml">Sciopero dei Tir</a>, terzo giorno di disagi: dai mercati all’ingrosso stop alla distribuzione di generi di prima necessità, come latte, carne, frutta e verdura, che peraltro stanno scomparendo dagli scaffali di negozi e supermercati. Il Paese è in ginocchio.narcomatrahttp://www.blogger.com/profile/09540801569840314521noreply@blogger.com37